L'Organizzazione internazionale per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) scioglie il gruppo di Minsk, segnando un significativo cambiamento negli sforzi per risolvere il conflitto del Nagorno-Karabakh.
Il Gruppo di Minsk dell'OSCE, mediatore di lungo corso nel conflitto del Nagorno-Karabakh tra Azerbaijan e Armenia, è stato ufficialmente sciolto. La decisione è stata presa dai leader di entrambi i paesi, il Primo Ministro armeno Nikol Pashinyan, il Presidente azero Ilham Aliyev e il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, e annunciata dall'OSCE il lunedì successivo.
Il processo di chiusura del Gruppo di Minsk verrà implementato, con sole funzioni amministrative che continueranno fino al 1º dicembre 2025. Questo sviluppo potrebbe segnare un cambiamento nel processo di negoziazione per il conflitto del Nagorno-Karabakh.
Lo scioglimento del Gruppo di Minsk era una richiesta dell'Azerbaigian come condizione preliminare per la firma di un accordo di pace con l'Armenia. Il Ministero degli Esteri azero ha elogiato la decisione come un 'importante passo verso l'attuazione pratica degli accordi raggiunti tra Azerbaijan e Armenia'.
I rappresentanti degli armeni del Nagorno-Karabakh che sono stati sfollati dalla regione dopo la presa dell'Azerbaigian nel settembre 2023 hanno presentato un appello agli Stati membri dell'OSCE chiedendo di impedire lo scioglimento del Gruppo di Minsk. L'appello afferma che il conflitto non può essere considerato risolto mentre un'intera popolazione rimane sfollata e privata dei suoi diritti inalienabili.
L'appello rileva che 'a nome dei 150.000 armeni del Nagorno-Karabakh...forzati a lasciare la loro terra natale', si rivolgono agli Stati membri 'con profonda urgenza e grave preoccupazione'. Il Gruppo di Minsk, istituito nel 1992, è stato l'unico formato internazionalmente mandatario per la mediazione del conflitto del Nagorno-Karabakh.
Il Segretario Generale dell'OSCE, Feridun Sinirlioglu, ha descritto il movimento come uno 'sviluppo storico' che sottolinea ciò che la diplomazia può realizzare. Tuttavia, il messaggio si conclude affermando che legittimare 'il pulizia etnica compiuta dall'Azerbaigian nel Nagorno-Karabakh e considerare il conflitto risolto lascerebbe un'indelebile e sanguinosa macchia sulla storia, l'autorità e i principi dell'OSCE'.
È degno di nota che non ci sono risultati di ricerca che indicano che qualsiasi governo o organizzazione abbia proposto di sostenere lo scioglimento del Gruppo di Minsk dell'OSCE in relazione alla risoluzione del conflitto del Nagorno-Karabakh. Il Ministro degli Esteri finlandese Elina Valtonen ha esteso le sue congratulazioni all'Armenia e all'Azerbaigian per i loro storici accordi verso la pace e la normalizzazione.
Gli armeni del Nagorno-Karabakh hanno fatto pressione per la conservazione del Gruppo di Minsk. Lo scioglimento del Gruppo di Minsk è significativo perché era un mediatore di lungo corso nel conflitto del Nagorno-Karabakh. L'impatto di questa decisione sul futuro della regione e del suo popolo rimane da vedere.
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