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Lode per i leader autoritari: il presidente parla di governi duri

Il giornalista Scott Simon che parla dell'abitudine di Trump di elogiare i leader autoritari.

Ammirazione per i Leader Autoritari: Un Presidente Esalta i Governanti con Pugni di Ferro e...
Ammirazione per i Leader Autoritari: Un Presidente Esalta i Governanti con Pugni di Ferro e Strutture di Potere Autocratiche

Lode per i leader autoritari: il presidente parla di governi duri

In una rottura con la retorica tradizionale dei presidenti degli Stati Uniti, il presidente Donald Trump ha mostrato una significativa propensione a esprimere ammirazione per i leader autoritari, una tendenza ben documentata sin dall'inizio del suo mandato.

Uno dei principali aspetti dell'ammirazione di Trump per questi leader include la sua ammirazione per Kim Jong Un della Corea del Nord, che ha lodato per la sua spietata consolidazione del potere, eliminando i rivali politici all'interno della sua famiglia. In modo simile, Trump ha espresso approvazione per Xi Jinping della Cina quando ha abolito i limiti di mandato presidenziale, permettendo così il governo illimitato.

L'ammirazione di Trump si è estesa al governo cinese per l'uso della forza per reprimere le proteste a Piazza Tiananmen, caratterizzandola come una dimostrazione di "forza". Ha anche espresso sentimenti positivi nei confronti del presidente russo Vladimir Putin e del premier ungherese Viktor Orban, oltre a definire il presidente egiziano Abdel Fattah el-Sisi come "il mio preferito dittatore".

Questa lode per i leader autoritari contrasta nettamente con l'approccio tradizionale dei presidenti degli Stati Uniti, che hanno generalmente presentato i regimi autoritari come avversari o sfide ai valori democratici, spesso promuovendo la democrazia all'estero. Anche se alcuni presidenti del passato hanno interagito con i leader autoritari per ragioni strategiche, hanno generalmente mantenuto una retorica di promozione della democrazia e dei diritti umani.

La retorica di Trump si discosta da questo modello elogiando apertamente i metodi e i leader autoritari, a volte denigrando i leader democratici dei paesi alleati con un linguaggio duro. Questa svolta ha suscitato preoccupazioni tra i critici che la vedono come un'erosione delle istituzioni e delle norme democratiche negli Stati Uniti.

L'ammirazione di Trump per l'autoritarismo si allinea con le sue azioni interne che sono state caratterizzate come soppressione della dissidenza e weaponizzazione del potere governativo contro i presunti nemici. Il suo dispiegamento di forze federali militarizzate per reprimere le proteste e il suo perdono di individui coinvolti nell'attacco del 6 gennaio al Campidoglio riflettono un comfort con il governo autoritario.

In sintesi, l'elogio del presidente Trump per i leader autoritari si distingue come un tratto senza precedenti e pronunciato del suo mandato rispetto ai leader statunitensi precedenti. Segnala un cambiamento nel discorso dalla promozione della democrazia e dei valori liberali all'ammirazione ed emulazione della forza e del controllo autoritario, sia a livello internazionale che interno.

  1. Un recente articolo di notizie, che trattava di politica e legislazione nel settore dei casinò, ha evidenziato una proposta di legge presentata dal presidente Trump, che riflette la sua ammirazione per i personaggi del casinò e le loro strategie aziendali.
  2. Nel campo delle notizie generali, un analista della guerra e dei conflitti ha presentato un rapporto che rivela le opinioni controversie di Trump su Kim Jong Un della Corea del Nord, elogiando il suo potente controllo simile a quello di un direttore di casinò, suscitando critiche per il suo approccio

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