Lo status di Plutone è stato ridotto il 24 agosto 2006.
In agosto 2006, l'Unione Astronomica Internazionale (IAU) ha riclassificato Plutone come pianeta nano, una decisione che ha scatenato sia l'interesse scientifico che l'opinione pubblica. Questa riclassificazione è stata accompagnata da una nuova definizione di pianeta, che richiede a un corpo celeste di possedere una massa sufficiente per l'equilibrio idrostatico (forma sferica), orbitare intorno al Sole e avere dominio gravitazionale sul proprio vicinato orbitale.
Plutone, situato nella Cintura di Kuiper, è uno di quegli oggetti che rientrano in questa riclassificazione. Tuttavia, non soddisfa il terzo criterio del dominio gravitazionale a causa della presenza di oggetti di dimensioni simili nel suo vicinato orbitale. Questo criterio è stato oggetto di un dibattito continuo tra astronomi e scienziati planetari.
La nuova definizione planetaria dell'IAU stabilisce anche che un pianeta deve avere una forma sferica, un criterio che Plutone soddisfa insieme al primo requisito di orbitare intorno al Sole. Nonostante questo, la riclassificazione è stata accolta con sentimenti contrastanti dal pubblico generale, come riportato dal New York Times, con la possibilità di dover aggiornare i sottobicchieri, le cartine delle classi e i mobili del sistema solare.
Il critico più vocale della decisione dell'IAU di classificare Plutone come pianeta nano è stato l'astronomo Alan Stern, principale responsabile della missione New Horizons a Plutone. La missione, lanciata nel 2006, ha fornito immagini e dati senza precedenti su Plutone e i suoi satelliti, alimentando il dibattito in corso sul suo status.
Despite the reclassification, Pluto remains an object of fascination for astronomers and the general public alike, offering a glimpse into the outer reaches of our solar system and the ongoing exploration of celestial bodies beyond Earth.