L'interruzione dei finanziamenti per le iniziative per i diritti LGBTQ+ nelle isole del Pacifico blocca i progressi
La regione Asia-Pacifico è stata significativamente trascurata in fatto di finanziamenti globali per la comunità LGBTQ+, ricevendo solo il 5% del totale tra il 2021 e il 2022. Questo divario di finanziamenti è stato ulteriormente aggravato dal blocco dei fondi per l'aiuto estero imposto dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha interrotto il lavoro cruciale per la promozione dei diritti LGBTQ+ e la prevenzione dell'HIV nelle isole del Pacifico.
Il blocco avviene in un momento in cui le infezioni da HIV sono in aumento nel Pacifico, con le Figi che hanno dichiarato un'epidemia a gennaio. La regione del Pacifico meridionale manca di dati sulle identità di genere indigene come i Māhūs e i fa'afafine, rendendoli invisibili.
Una delle organizzazioni interessate dal blocco dei finanziamenti è l'Associazione Tonga Leitis, che riceve fondi dal Global Fund e da Outright International. Joey Joleen Mataele, cofondatrice dell'Associazione Tonga Leitis, ha espresso preoccupazione per il fatto che la comunità LGBTQ+ a Tonga potrebbe vedere nuovi casi di HIV se le organizzazioni a guida comunità perdessero i finanziamenti.
Mentre la Papua Nuova Guinea è l'unico paese del Pacifico a beneficiare direttamente del Presidente's Emergency Plan for AIDS Relief (PEPFAR), molte organizzazioni LGBTQ+ che lavorano per prevenire l'HIV nella regione ricevono finanziamenti dagli Stati Uniti. Tuttavia, il governo degli Stati Uniti ha concesso un'esenzione per le cure e il trattamento dell'HIV salvavita, ma ciò beneficia solo le donne incinte o in allattamento, permettendo loro di ricevere farmaci preventivi PrEP.
Paesi Bassi, che è il quarto maggiore finanziatore della regione Asia-Pacifico, ha pianificato di tagliare l'aiuto allo sviluppo all'estero di più di due terzi nei prossimi tre anni. Ciò potrebbe ulteriormente influire sulla capacità della regione di affrontare la crisi dell'HIV e sostenere le comunità LGBTQ+.
In una dichiarazione rilasciata da Bangkok, Ratu Eroni, co-presidente di ILGA Oceania, ha espresso preoccupazione per lo status socioeconomico delle comunità di genere diverse nel Pacifico meridionale. Senza dati esistenti, è difficile per i governi razionalizzare e sostenere queste preoccupazioni.
ILGA Oceania, la filiale del Pacifico dell'International Lesbian, Gay, Bisexual, Trans and Intersex Association (ILGA), gestisce un progetto di decriminalizzazione che cerca di sfidare le leggi che criminalizzano l'attività sessuale tra persone dello stesso sesso in paesi come Kiribati, Papua Nuova Guinea, Samoa, Isole Salomone, Tonga e Tuvalu.
Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti per la Democrazia, i Diritti Umani e il Lavoro (DRL) e l'Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID) forniscono fondi per la riforma
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