L'imminente offensiva israeliana solleva timore di sfollati permanenti tra i residenti di Gaza
Al centro del conflitto in corso, Gaza City si trova di fronte a una crisi senza precedenti. Amjad Shawa, direttore di una rete di ONG palestinesi, ha lanciato un monito inequivocabile: se non si raggiunge un cessate il fuoco, Gaza City potrebbe essere rasa al suolo e distrutta.
Questa previsione non è campata per aria, poiché i bulldozer israeliani hanno già raso al suolo i quartieri occupati della città. Interi isolati del quartiere di Zeitoun, inclusi scuole e cliniche, sono stati abbattuti nelle ultime settimane.
L'incertezza della situazione ha lasciato molti palestinesi in uno stato di limbo. Nonostante il pericolo, pochi scelgono di fuggire, spostarsi o tornare alle loro case. Tra coloro che sono stati sfollati c'è Amal Seyam, direttore generale del Centro Affari delle Donne a Gaza. È stata sfollata cinque volte dal inizio della guerra e ora si rifugia nel quartiere di Nasr a Gaza City.
Per coloro che decidono di andarsene, il viaggio è pieno di difficoltà. Trasferirsi da Gaza City costa migliaia di dollari e trovare spazio nell'affollato sud è un problema. Jamal Abu Reily si lamenta della mancanza di spazio per i nuovi arrivi nei campi tendati.
Fino a lunedì, circa 14.840 palestinesi su quasi un milione a Gaza City hanno lasciato le loro case, la maggior parte fuggendo a sud. Tuttavia, solo una frazione di coloro che hanno lasciato, circa 2.200, si sono spostati in nuovi luoghi all'interno di Gaza City dopo essere stati sfollati dagli attacchi israeliani.
L'arrivo di persone da Gaza City negli ultimi mesi ha affollato i campi tendati e fatto salire i prezzi dei beni di prima necessità in altre parti di Gaza. Shorouk Abu Eid, una donna incinta di Gaza City, è stata sfollata a Khan Younis quattro mesi fa e trova la congestione creata dai nuovi arrivi difficile.
Iman el-Naya, di Khan Younis, è fuggita da Gaza City tre mesi fa e trova le condizioni nel suo nuovo luogo affollate e carenti di igiene.
Israele ha dichiarato Gaza City zona di combattimento in vista di un'offensiva programmata, rendendo sempre più difficile per i lavoratori sanitari, gli anziani e le persone con difficoltà di mobilità lasciare la città.
Nel tentativo di fornire aiuto a coloro che ne hanno bisogno, l'Ufficio delle Nazioni Unite per la Coordinazione degli Affari Umanitari (OCHA) è stato designato dal
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