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Limitazioni nella protezione della proprietà privata che ostacolano gli sforzi per combattere il cambiamento climatico nei paesi in via di sviluppo

Gli sforzi per mitigare il cambiamento climaticoRemaining senza выпускатьсяРherence ancorati all'Accordo di Parigi. Tuttavia, la messa in pratica di soluzioni teoriche affronta numerosi ostacoli...

Limiti nella tutela della proprietà privata nei paesi in via di sviluppo ostacolano gli sforzi...
Limiti nella tutela della proprietà privata nei paesi in via di sviluppo ostacolano gli sforzi contro il cambiamento climatico

Limitazioni nella protezione della proprietà privata che ostacolano gli sforzi per combattere il cambiamento climatico nei paesi in via di sviluppo

Il mondo si sta confrontando con l'urgente problema del cambiamento climatico e la necessità di soluzioni efficaci non è mai stata più pressante. Un aspetto chiave che è emerso è il ruolo dei Diritti di Proprietà Intellettuale (DPI) nel trasferimento della tecnologia, in particolare nel contesto dei paesi in via di sviluppo.

L'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) è il corpo principale che protegge efficacemente i diritti di proprietà privata sui tecnologie di mitigazione. Tuttavia, questa enfasi sui DPI non allinea l'OMC con i quadri globali sul cambiamento climatico, poiché grava sui governi se i loro brevetti vengono resi pubblici.

L'Accordo di Parigi, uno strumento per affrontare il cambiamento climatico, sottolinea la necessità di trasferimento tecnologico. I governi che hanno firmato la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) si impegnano a promuovere, facilitare e finanziare il trasferimento di tecnologie e conoscenze ambientalmente sound ad altri Parti, in particolare ai paesi in via di sviluppo.

Le società e le istituzioni in Germania, Stati Uniti, Danimarca, Giappone, Francia e Regno Unito detengono il maggior numero di DPI su tali tecnologie. Tuttavia, la maggior parte delle tecnologie di mitigazione del clima è abbondante nei paesi sviluppati, dove è meno necessaria, mentre è scarsa nei paesi in via di sviluppo, come l'Africa.

La sfida consiste nell'applicare i concetti di mitigazione e adattamento del clima a risultati pratici, in particolare nelle regioni in via di sviluppo. L'accesso all'energia e alle infrastrutture energetiche in diversi paesi africani è diminuito dal periodo successivo all'epoca coloniale, aggravando il problema.

Circa il 97% dei paesi africani dà la priorità al settore energetico nei loro piani di mitigazione inviati all'UNFCCC. Ci sono numerosi piani e valutazioni, tra cui le Contribuzioni Nazionali Determinate, i Piani d'Azione per la Tecnologia e le Valutazioni dei Bisogni Tecnologici, presentati dai paesi africani all'UNFCCC.

Tuttavia, la necessità comune che ostacola l'attuazione di questi piani è l'accesso a finanziamenti climatici equi, giusti e adeguati. Più di 770 milioni di persone in Africa subsahariana non hanno accesso a una singola lampadina, il che suggerisce che le tecnologie di mitigazione non vengono trasferite edeployate su scala.

Michael Davies-Venn sostiene che per i trasferimenti tecnologici a funzionare, i beni privati come i Diritti di Proprietà Intellettuale devono essere rilasciati. Una idea nell' Accordo di Parigi è il trasferimento di tecnologie dai paesi sviluppati a quelli in via di sviluppo.

L'Unione Europea ha una strategia per decarbonizzare le economie e i paesi sviluppati dovrebbero prendere la guida per favorire il trasferimento dei DPI e costruire infrastrutture per l'innovazione delle tecnologie energetiche rinnovabili nei paesi in via di sviluppo. I paesi a reddito medio con capacità di produzione stabilite sono adatti per globalizzare le soluzioni di mitigazione.

L'UNFCCC potrebbe svolgere un ruolo chiave nel facilitare questo processo. Ad esempio, potrebbe organizzare un forum per i detentori dei DPI nella prossima COP di novembre 2023 con l'obiettivo chiaro di raccogliere informazioni e creare un database dei DPI esistenti di dominio pubblico. Ciò faciliterebbe il trasferimento della tecnologia a coloro che ne hanno più bisogno.

Le traiettorie di sviluppo dei paesi in via di sviluppo, in particolare in Africa, sono state storicamente sfasate rispetto a quelle dei paesi sviluppati, ponendo sfide all'attuazione dell' Accordo di Parigi. Tuttavia, con sforzi congiunti, il trasferimento dei DPI potrebbe accelerare le transizioni energetiche in tutta l'Africa e nel mondo.

In conclusione, la questione dei DPI e del trasferimento tecnologico è complessa, ma è chiaro che per il mondo combattere efficacemente il cambiamento climatico dobbiamo assicurarci che i benefici dei progressi tecnologici siano condivisi equamente. L' Accordo di Parigi, l'UNFCCC e l'OMC hanno tutti un ruolo da svolgere per rendere questo realtà.

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