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L'Europa rifiuta di imporre sanzioni economiche a Israele

Paese internazionali, guidati dall'UE, hanno presentato un piano di sanzioni contro Israele a causa della grave situazione a Gaza. In particolare, la Germania ha espresso il proprio dissenso su questa azione proposta.

L'Europa non sanzionerà l'Israele per l'arresto tedesco
L'Europa non sanzionerà l'Israele per l'arresto tedesco

L'Europa rifiuta di imporre sanzioni economiche a Israele

L'Unione Europea (UE) ha proposto sanzioni contro Israele a seguito delle accuse di violazioni dei diritti umani e dei principi del diritto internazionale nella Striscia di Gaza. La bozza, presentata alla fine di luglio, include la sospensione della partecipazione di Israele al programma di finanziamento della ricerca Horizon Europe e restrizioni sulle consegne di armi.

La bozza, che non è ancora stata attuata, afferma che Israele ha violato i diritti umani e il diritto umanitario internazionale con le sue azioni nella Striscia di Gaza. Migliaia di palestinesi a Gaza sono a rischio di morte a causa di una crisi di fame causata da Israele, secondo il documento.

Le sanzioni proposte avrebbero effetti immediati sulle istituzioni israeliane che partecipano a determinati progetti finanziati dal Consiglio per l'innovazione europeo (EIC), compresi i startup e le piccole imprese nei settori della cybersecurity, dei droni e dell'intelligenza artificiale. Tuttavia, la partecipazione delle università e dei ricercatori israeliani ai progetti di cooperazione e alle attività di ricerca all'interno dell'Horizon rimarrebbe inalterata.

Tutti gli altri paesi dell'UE e molti più piccoli sono a favore della misura punitiva. Paesi Bassi e Svezia hanno dichiarato il loro sostegno alle sanzioni dell'UE contro Israele. Il Belgio sostiene la sospensione delle parti commerciali e di ricerca dell'accordo di associazione UE-Israele e si allinea con i paesi che riconoscono la Palestina.

Tuttavia, la Germania è riluttante ad accettare le sanzioni proposte dalla Commissione UE contro Israele. L'esperto di politica estera della CDU Roderich Kiesewetter ha descritto la decisione della Germania di interrompere le esportazioni di armi che potrebbero essere utilizzate nella Striscia di Gaza come "un grave errore politico e strategico".

La sospensione proposta dalla Commissione UE della cooperazione all'interno del programma di finanziamento della ricerca Horizon Europe è improbabile che influenzi la politica decisionale o le azioni militari di Israele nella Striscia di Gaza. Il dibattito politico interno in Germania potrebbe potenzialmente influire sulla posizione del governo tedesco sulla proposta di sanzioni.

La rappresentante degli Affari Esteri dell'UE Kaja Kallas ha messo in guardia sui conseguenze del mancato accordo sulla proposta della Commissione UE. Se l'UE non si accorda sulle sanzioni proposte, non avrà una voce unita a livello globale su questo problema. Il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares ha dichiarato che l'UE può plasmare le sue relazioni con Israele solo sulla base dei diritti umani.

Finora, solo il sostegno della Germania o dell'Italia è ancora mancante per la proposta di sanzioni della Commissione UE. Se questi due paesi accettano le sanzioni, l'UE potrebbe esercitare una significativa pressione su Israele per cambiare le sue politiche nella Striscia di Gaza. L'attuazione della proposta di sanzioni della Commissione UE richiede l'approvazione di 15 dei 27 paesi dell'UE, rappresentanti almeno il 65% della popolazione degli stati membri partecipanti.

La decisione dell'UE di proporre sanzioni contro Israele segue la scoperta da parte della Commissione UE di un chiaro comportamento scorretto da parte di Israele. L'inchiesta della Commissione sulle azioni di Israele nella Striscia di Gaza ha rivelato migliaia di morti civili e un numero crescente di casi di grave malnutrizione,

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