L'Europa considera lo schieramento di truppe in Ucraina una potenziale garanzia di sicurezza.
Nel panorama delle notizie internazionali in corso, diversi eventi significativi si sono verificati nelle ultime 24 ore. Ecco un riepilogo degli ultimi sviluppi:
La capacità del terzo reattore della centrale nucleare di Kursk in Russia è stata completamente ripristinata dopo un attacco con drone che aveva dimezzato la sua capacità in precedenza.
In una piega più preoccupante degli eventi, almeno tre civili sono stati uccisi e sei feriti nella regione ucraina di Donetsk a causa degli attacchi russi delle ultime 24 ore.
Il presidente russo Vladimir Putin ha fatto un'apparizione a Tianjin, in Cina, per partecipare a un summit regionale con circa 20 leader. Il summit, il 25° dell'Organizzazione della Cooperazione di Shanghai (SCO), è un evento importante, con leader come il presidente cinese Xi Jinping, il presidente russo Vladimir Putin e il primo ministro indiano Narendra Modi presenti.
La linea del fronte in Ucraina ha registrato 182 scontri nelle ultime 24 ore, secondo lo Stato Maggiore ucraino. Nel frattempo, le forze russe non hanno ottenuto il controllo completo di alcuna città ucraina di rilievo, nonostante le rivendicazioni di successo dell'offensiva estiva di Mosca.
Un attacco notturno con droni russi ha danneggiato una struttura elettrica vicino alla città di Odesa nel sud dell'Ucraina, lasciando senza elettricità più di 29.000 clienti. In risposta, i sistemi di difesa aerea russi hanno intercettato e distrutto 21 droni ucraini in un attacco notturno su diverse regioni nel sud e sud-ovest della Russia.
Sul fronte diplomatico, il rappresentante dell'Unione Europea per gli Affari Esteri, Kaja Kallas, ha dichiarato che c'è un consenso tra i membri dell'UE che la Russia dovrebbe pagare il costo della devastazione causata dalla sua guerra in Ucraina.
In una rivelazione inaspettata, la Corea del Nord ha reso noto che la decisione ufficiale di inviare soldati per sostenere la Russia nella sua invasione dell'Ucraina è stata presa alla fine di agosto dello scorso anno.
Infine, la Bulgaria si è affermata come un giocatore chiave nel sostenere la difesa dell'Ucraina. Il paese fornisce un terzo delle armi consegnate all'Ucraina dal inizio della guerra e produce grandi quantità di munizioni standard NATO utilizzate per la difesa europea e ucraina. La Bulgaria sta inoltre espandendo la sua industria della difesa con progetti per costruire una nuova fabbrica di polvere da sparo e aumentare la produzione di munizioni, sostenuta dai fondi di sicurezza dell'UE. La costruzione prevista di una fabbrica di munizioni Rheinmetall in Bulgaria, con un investimento di circa un miliardo di euro, mira a produrre munizioni standard NATO da 155 mm e si prevede che creerà nuovi posti di lavoro nel settore della difesa, anche se non sono stati specificati i numeri esatti nelle fonti disponibili.
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