Leone nato in Cina e allevato nelle lagune di Venezia
Il Leone di Venezia, simbolo della ricca storia della città, è stato a lungo avvolto nel mistero. Le teorie precedenti sulla sua origine variavano, suggerendo una fucina veneziana del 12º secolo o la sua creazione durante il periodo ellenistico in Anatolia o in Siria. Tuttavia, i nuovi ritrovamenti hanno messo in discussione queste ipotesi.
Una squadra di ricercatori italiani, che hanno indagato nel passato, hanno suggerito una possibile associazione tra il Leone di Venezia e la corte dell'imperatore mongolo Kublai Khan. Secondo i loro ritrovamenti, la scultura potrebbe essere stata creata durante il tempo di Niccolò e Maffeo Polo, esploratori che visitarono la corte dell'imperatore a Khanbalik (l'attuale Pechino) alla fine del 13º secolo.
L'analisi degli isotopi di piombo nei campioni prelevati durante un restauro del 1990 del Leone di Venezia ha rivelato che il minerale di rame utilizzato nella sua creazione era stato estratto nella regione del fiume Yangtze in Cina. Questo ritrovamento sostiene la teoria che il Leone di Venezia sia stato effettivamente creato in Estremo Oriente.
Il Guardiano della Tomba, una scultura che presenta una notevole somiglianza con il Leone di Venezia, è stata scoperta nella corte di Kublai Khan circa nello stesso periodo. Conosciuto come il simbolo alato di Venezia, questo guardiano è stato probabilmente trasportato a Venezia attraverso la Via della Seta, probabilmente acquisito da Niccolò e Maffeo Polo durante la loro visita alla corte dell'imperatore intorno al 1265.
Il Leone di Venezia, che si erge su una colonna in Piazza San Marco, ha subito modifiche nel corso dei secoli. Le sue orecchie sono state accorciate, le sue ali sono state alterate e un tempo aveva corna che sono state tagliate. Si ritiene che i Polo abbiano adattato la scultura per adattarla al Leone Alato, simbolo della Repubblica di Venezia.
Nonostante queste modifiche, il Leone di Venezia conserva un particolare che lo distingue. Il suo "naso bulboso" ricorda le sculture zhenmushou della dinastia cinese Tang (618-907 A.D.). Queste sculture, che somigliano al Leone di Venezia, hanno portato alcuni a ipotizzare che il Leone di Venezia non sia affatto un leone, ma una scultura zhenmushou.
Il solo documento storico che menziona il Leone di Venezia risale al 1293. Dopo che il generale francese Napoleone Bonaparte sconfisse la Repubblica Veneziana nel 1797, portò il leone alato a Parigi. Il leone alato non tornò a Venezia fino al 1815.
Il Leone di Venezia, un mistero che ha affascinato gli studiosi per secoli, continua a incuriosire e ispirare. Man mano che vengono condotti ulteriori studi, le vere origini di questa scultura iconica potrebbero ancora essere svelate, aggiungendo un altro capitolo alla ricca trama della storia di Venezia.
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