Le strategie forensi possono combattere efficacemente un commercio illegale di animali selvatici multimiliardario?
In un'operazione pionieristica, il Dipartimento delle Foreste e l'Ufficio per il Controllo del Crimine della Fauna Selvatica in India hanno implementato un sistema di raccolta di informazioni all'avanguardia che ha portato all'arresto di 73 individui e allo smantellamento di una rete di bracconieri di elefanti. Il sistema, che utilizza la fingerprinting forense, si è dimostrato un potente strumento nella lotta contro il crimine ambientale.
Durante le operazioni, i ranger hanno sequestrato tre fucili, munizioni, carne di selvaggina, una pila di escrementi umani e altro materiale probatorio. Quattro persone sono state arrestate con l'accusa di bracconaggio di specie protette e violazione delle leggi sulle armi. Questo non è un caso isolato, poiché operazioni simili si sono verificate in tutta l'Africa e l'Asia.
Nel 2017, il Kenya Wildlife Service ha utilizzato kit di fingerprinting per arrestare 15 persone, tra cui cinque ufficiali di polizia, dopo aver identificato i sospetti dalle loro impronte digitali su avorio sequestrato. I kit, sviluppati da Mark Moseley nel 2015, sono stati testati con successo su diverse specie selvatiche, come corna di rinoceronte, artigli di tigre, denti di ippopotamo, denti di balena e gusci d'uovo.
Il Fondo Internazionale per la Protezione degli Animali (IFAW) ha distribuito questi kit di fingerprinting alle forze dell'ordine e ai ranger in 23 paesi dell'Africa e dell'Asia. Gli esperti di fauna selvatica stanno addestrando gli ufficiali delle forze dell'ordine in queste regioni per sostenere gli arresti con prove che reggano in tribunale. Tuttavia, lo sviluppo di banche dati di impronte digitali in Africa è ancora agli inizi, il che rende poco probabile che le impronte trovate corrispondano a qualcuno.
Nonostante questo ostacolo, si stanno facendo sforzi per migliorare il sistema. Tracy Alexander e i suoi partner del King's College London stanno lavorando con una tecnologia di raccolta di impronte digitali called vacuum metal deposition. Nel frattempo, la Zoological Society of London promuove un gel lifter che può prelevare le impronte dalle squame del pangolino. Tuttavia, il gel non è ancora stato distribuito per scopi forensi sulla fauna selvatica.
In Sud Africa, i bracconieri hanno ucciso 10.334 rinoceronti tra il 2006 e il 2024, con la maggior parte delle corna dirette verso Vietnam e Cina. Il sistema di fingerprinting forense offre un barlume di speranza nella lotta contro questa epidemia di bracconaggio devastante.
Le prove raccolte durante queste operazioni vengono trasportate ai laboratori criminali per il sequenziamento del DNA e i test balistici. Nel caso del Thung Yai Naresuan Wildlife Sanctuary nell'ovest della Thailandia, le prove scientifiche analizzate nel laboratorio di Bangkok sono state fondamentali per condannare il capo del gruppo di cacciatori, Premchai Karnasuta. Karnasuta, un magnate dell'impero edile e uno degli uomini più influenti e potenti della Thailandia, è stato processato in Thailandia nel 2019 per violazioni delle leggi sulla fauna e sulle armi e per azioni di bracconaggio illegali.
Tuttavia, è importante notare che il successo di queste operazioni dipende non solo dalla tecnologia, ma anche dall'impegno e dalla cooperazione degli ufficiali delle forze dell'ordine. Molti poliziotti in Africa non sono interessati al nuovo metodo di fingerprinting, il che rappresenta un ostacolo che deve essere superato per rendere il sistema efficace.
In conclusione, l'utilizzo della fingerprinting forense nelle indagini sui crimini contro la fauna selvatica rappresenta un passo significativo nella lotta contro il bracconaggio. Nonostante i
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