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Le politiche attuate dai leader durante la pandemia hanno suscitato diversi gradi di fiducia tra la popolazione

Studio globale guidato da Molly Crockett, professoressa associata di psicologia di Yale, esamina la fiducia pubblica nei leader che mettono in atto decisioni utilitaristiche durante le pandemie. Ricercatori, tra cui Clara Colombatto di Yale e Jim Everett dell'Università di Kent, hanno riunito...

Le politiche adottate dai leader durante la pandemia hanno generato livelli diversi di fiducia tra...
Le politiche adottate dai leader durante la pandemia hanno generato livelli diversi di fiducia tra la popolazione

Le politiche attuate dai leader durante la pandemia hanno suscitato diversi gradi di fiducia tra la popolazione

All'inizio della pandemia di COVID-19, i leader mondiali si sono trovati di fronte a dilemmi morali che hanno messo alla prova i limiti delle loro decisioni. Uno studio innovativo, pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Human Behavior, ha gettato luce sui fattori che influenzano la fiducia del pubblico nei leader in momenti così difficili.

La ricerca, condotta da un team multidisciplinare di 37 ricercatori internazionali, ha coinvolto esperimenti online con quasi 24.000 partecipanti da 22 paesi, tra cui Australia, Brasile, Canada, Cina, Danimarca, Francia, Germania, India, Israele, Italia, Arabia Saudita, Messico, Paesi Bassi, Norvegia, Singapore, Sud Africa, Corea del Sud, Spagna, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito, Stati Uniti d'America e altri.

Lo studio ha rilevato che le persone tendono generalmente a fidarsi dei leader che sostengono la beneficenza imparziale e a non fidarsi dei leader che accettano il danno strumentale. Questa tendenza è stata coerente nei paesi studiati.

Uno dei risultati chiave è stato che le persone tendevano a fidarsi dei leader utilitaristi che cercavano di salvare il maggior numero di vite a livello globale, piuttosto che favorire i propri cittadini. Ad esempio, un sindaco di una grande città che promuoveva la distribuzione dei medicinali made in USA in base al bisogno, raggiungendo il massimo bene, aveva una media di autovalutazione della fiducia di 4,57 su 7 e ha ottenuto il 61,07% dei voti. Al contrario, un leader non utilitarista che sosteneva che i medicinali made in USA dovessero essere riservati al trattamento dei cittadini americani aveva una media di autovalutazione della fiducia di 3,93 su 7.

Tuttavia, è importante notare che la fiducia delle persone nei leader non si basa solo sul fatto che siano d'accordo o meno con la decisione politica del leader. Lo studio ha anche rivelato che le persone erano meno disposte a fidarsi dei leader le cui decisioni politiche avrebbero sacrificato il benessere di alcuni per il beneficio degli altri.

Un'altra osservazione interessante è stata che alcuni leader, come il sindaco che suggeriva di priorizzare i giovani e le persone in buona salute per il trattamento del COVID, avevano livelli più bassi di fiducia pubblica (2,97 su 7 e il 14,85% dei voti). Al contrario, i leader che promuovevano l'accesso uguale al trattamento del COVID per tutti i cittadini, come quello con una media di autovalutazione della fiducia di 5,41 su 7 e l'85,15% dei voti, erano più fidati.

I laboratori di ricerca coinvolti in questo studio includevano il Cambridge Trust Lab dell'Università di Cambridge e il Behavioral Insights Group dell'Università di Harvard. I risultati forniscono preziose informazioni sulle complesse dinamiche della leadership e della fiducia pubblica durante una pandemia, offrendo indicazioni per i leader che affrontano future crisi.

In conclusione, lo studio evidenzia l'importanza della beneficenza imparziale nel promuovere la fiducia pubblica durante una pandemia. I leader che prior

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