Le navi non associate a Israele sono ricercate per essere assicurate dai porti turchi
In un recente sviluppo, le autorità portuali turche hanno implementato una nuova politica che richiede agli agenti di navigazione di fornire dichiarazioni scritte che attestino che le navi che utilizzano i porti turchi non hanno alcun legame con Israele. Questa misura, comunicata verbalmente dall'ufficio del capo del porto, si applica ai porti in tutta la Turchia.
Le dichiarazioni devono dichiarare che i proprietari, i gestori e gli operatori delle navi non hanno alcun legame con Israele. Inoltre, devono confermare che non vengono trasportati carichi militari o pericolosi destinati alla Turchia. Le dichiarazioni richiedono anche garanzie che non vengono trasportati carichi proibiti, come esplosivi, materiali radioattivi o attrezzature militari, in rotta per Israele.
Se le garanzie fornite nelle lettere si rivelano false, le spese del porto e la responsabilità legale ricadranno sull'agenzia di navigazione locale. Non è chiaro se questa politica sia una misura permanente o temporanea.
I porti specifici interessati da questa misura non sono specificati nell'articolo. Tuttavia, è noto che la richiesta di dichiarazioni scritte si applica alle navi straniere che trasportano merci in Israele e utilizzano i porti turchi.
Questa mossa arriva in un momento di significativo calo del commercio tra Turchia e Israele. Il commercio tra i due paesi è diminuito di circa il 30% dal'inizio della guerra a Gaza nel ottobre 2023. Questa diminuzione del commercio è riflessa nell'interruzione delle esportazioni in Israele di più di 1.000 prodotti in 54 categorie, come annunciato dalla Turchia ad aprile 2024.
In una dichiarazione, il Ministero del Commercio della Turchia ha respinto le affermazioni secondo cui i scambi commerciali con Israele continuano. Questa posizione è stata ulteriormente rafforzata il 7 giugno 2024, quando la Turchia ha sviluppato un meccanismo di commercio controllato con l'Autorità Palestinese per le necessità urgenti.
È importante notare che non c'è un'entità specifica o un istituto pubblicamente nominato che controlla il commercio tra Turchia e Israele. Le relazioni commerciali sono generalmente gestite attraverso organismi governativi ufficiali come i rispettivi Ministeri del Commercio Estero o del Commercio in ciascun paese, senza che sia stata identificata un'entità di controllo specifica nelle fonti pubblicamente disponibili.
Il Ministero dei Trasporti non ha immediatamente commentato la richiesta di dichiarazioni scritte. Nonostante l'assenza di un circolare ufficiale, le istruzioni per le dichiarazioni scritte dell'ufficio del capo del porto vengono seguite dagli agenti portuali.
Tre settimane dopo, il governo ha imposto una sospensione completa delle esportazioni, importazioni e del commercio di transito con Israele in tutti i gruppi di prodotti. I dettagli di questa sospensione devono ancora essere completamente chiariti.
Mentre questa situazione continua a evolversi, è chiaro che la Turchia sta prendendo misure significanti per distanziarsi da Israele nel campo del commercio. Le implicazioni di queste azioni non sono ancora completamente comprese, ma è chiaro che stanno avendo un impatto significativo sulle relazioni commerciali tra i due paesi.
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