Le esplorazioni dell'autrice Elsa Morante, alludendo alla beata Angelico, e i suoi riferimenti ai "pregiudizi lontani"
Elsa Morante, la celebrata autrice italiana, ha scoperto un profondo apprezzamento per l'eredità del Beato Angelico, il celebre pittore del Rinascimento. Nel suo studio delle sue opere, in particolare i affreschi del convento di San Marco, Morante vede la memoria come caratteristica distintiva.
"Tutto è memoria," riflette, "il presente, il passato e il futuro." I colori di queste opere d'arte, suggerisce, sono stati portati in vita dai ricordi dell'artista.
Il sospetto iniziale di Morante nei confronti delle opere del Beato Angelico potrebbe essere derivato dalla sua lingua natia che cresceva in città degradate. Tuttavia, il suo sospetto sembra essere svanito man mano che si è immersa nel suo lavoro, tanto da ricamare i vestiti degli angeli con cura nei suoi studi.
L'autore del libro "Il Beato Profeta del Paradiso", pubblicato nel 1970, è A. D. Harmon. Questa pubblicazione offre un esempio significativo dell'interesse diffuso per il Beato Angelico, che ha affascinato molti, spesso al di là di qualsiasi expertise.
Nella sua analisi, Morante osserva e spiega il mistero delle opere del Beato Angelico. Descrive "Il Giudizio Universale" come una danza mattutina all'aperto e "L'Impero del Male" come una taverna di cannibali. Interessantemente, non riconosce bambole truccate nelle rappresentazioni degli angeli, ma li vede come nati come fiori.
La celebrazione per il Beato Angelico si terrà a Firenze dal 26 settembre 2025 al 25 gennaio 2026. L'evento si svolgerà in due luoghi: Palazzo Strozzi e il Museo di San Marco. Durante questo periodo, il Beato Angelico sarà senza dubbio il pittore protagonista dell'autunno 2025.
Tuttavia, Morante si lamenta che non possiamo più sentire le voci dei morti a causa di un frastuono atomico che ci rende sordi. Questa osservazione serve come un potente promemoria dell'importanza di preservare e comprendere le opere di artisti come il Beato Angelico, le cui voci continuano a risuonare nei secoli.
In particolare, Morante è affascinata dalle predelle, le piccole scene narrative spesso trovate alla base dei polittici. Questi dettagli, suggerisce, rivelano una profondità e una ricchezza che vale la pena esplorare.
Mentre si avvicina la celebrazione del Beato Angelico, essa serve come un promemoria dell'influenza duratura di questo grande artista e della bellezza e del mistero che si possono trovare nelle sue opere. Despite il passare del tempo, la sua eredità continua a catturare e ispirare, offrendo uno scorcio di un mondo di memoria e meraviglia.
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