Le compagnie di telecomunicazioni rifiutano di sostenere l'espansione dell'infrastruttura a banda larga, citando la riluttanza
In una conferenza stampa congiunta, i CEO di A1, Magenta e Drei, le più grandi compagnie di telecomunicazioni dell'Austria, hanno espresso le loro preoccupazioni riguardo alla situazione attuale del finanziamento della banda larga nel paese.
A1, principale beneficiario del finanziamento della banda larga, detiene una quota segnalata superiore al 20%. Tuttavia, i recenti tagli al finanziamento della fibra ottica come parte del programma di austerità hanno gettato incertezza sul futuro dell'espansione della banda larga.
I giganti delle telecomunicazioni criticano il finanziamento della banda larga in Austria e hanno collettivamente respinto i 120 milioni di euro previsti nel pacchetto di stimolo economico del governo. Affermano che ci sono opzioni più favorevoli per l'accelerazione dell'espansione della fibra ottica.
Le compagnie hanno richiesto regolamentazioni unificate e processi di approvazione accelerati per l'espansione della rete in fibra ottica all'interno dei pacchetti di stimolo economico dell'Austria. Questo snellimento è finalizzato a superare i ritardi burocratici, ridurre i costi e consentire a queste compagnie di rispondere rapidamente alla crescente domanda di connettività in fibra.
Thomas Arnoldner, Deputy CEO del gruppo A1, ha dichiarato che questo è necessario per consentire un dispiegamento più rapido ed efficiente delle future infrastrutture digitali a prova di futuro e ad alta velocità che supportano la crescita economica e lo sviluppo dei servizi digitali.
Rudolf Schrefl, CEO di Drei, sostiene un mix di tecnologie nell'espansione della banda larga. Fa notare che la copertura 5G nelle aree popolate è già del 98%.
I miliardi della banda larga hanno migliorato l'offerta di internet in fibra ottica dal 44% quasi al 74% entro la fine del 2024. Tuttavia, Magenta ha beneficiato solo indirettamente del finanziamento della banda larga.
Le compagnie esprimono collettivamente preoccupazioni sul convincere gli investitori che l'Austria è un buon luogo a causa della situazione attuale. Arnoldner avverte di possibili cali di entrate e profitti, nonché tagli di personale, come segnali di avvertimento.
Schrefl esprime anche preoccupazioni riguardo alla denuncia sindacale in corso contro la tassa di servizio sovrappagata, che minaccia pagamenti di diversi centinaia di milioni di euro, causando ulteriori preoccupazioni tra gli operatori delle telecomunicazioni.
Nonostante questi ostacoli, gli operatori delle telecomunicazioni investono annualmente 900 milioni di euro nelle infrastrutture digitali e chiedono sollievo regolamentare e condizioni quadro affidabili. Arnoldner suggerisce di valutare l'efficacia del finanziamento prima di iniettare nuovi soldi.
I milioni di finanziamenti servono come pacchetto di stimolo economico per l'industria dell'edilizia in difficoltà. Tuttavia, Wachutka vede potenzialità di risparmio attraverso la semplificazione amministrativa solo in casi isolati. Schrefl esprime le sue preoccupazioni riguardo alla situazione attuale che potrebbe influire sull'attrattiva dell'Austria come luogo per gli investitori.
Il dibattito continua mentre i giganti delle telecomunicazioni lottano per garantire il dispiegamento di infrastrutture digitali efficienti, future
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