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Le autorità di Berlino interrompono improvvisamente il raduno palestinese

Le autorità tedesche hanno espresso preoccupazione per la possibilità che vedute antisemite emergano alla prossima manifestazione pro-Palestinese a Berlino.

Le autorità di Berlino chiudono l'incontro palestinese
Le autorità di Berlino chiudono l'incontro palestinese

Le autorità di Berlino interrompono improvvisamente il raduno palestinese

Berlino, 15 aprile — Un convegno di tre giorni a sostegno della Palestina a Berlino è stato chiuso improvvisamente dalla polizia della città lunedì, a causa di preoccupazioni per commenti antisemiti e la glorificazione della violenza.

Il sindaco di Berlino, Kai Wegner, ha definito il convegno "intollerabile" e non in linea con la posizione della città contro l'antisemitismo, l'odio e l'incitamento contro gli ebrei. Gli organizzatori del convegno, tra cui la voce ebraica per una pace giusta (Jüdische Stimme für gerechten Frieden in Nahost), parte della rete europei ebrei per una pace giusta, il comitato nazionale palestinese unito (VPNK) e diversi gruppi di sinistra, avevano pianificato l'evento come una serie di proteste a sostegno della Palestina.

La controversia è nata a causa della partecipazione di Salman Abu Sitta, che secondo le informazioni pubblicate da Stern è stato bandito dall'ingresso in Germania. Abu Sitta, autore di un saggio pubblicato a gennaio che esprime comprensione per i militanti di Hamas dietro l'attacco del 7 ottobre contro Israele, era previsto come relatore al convegno.

La preoccupazione della polizia era che Abu Sitta potesse essere mostrato ripetutamente in video mentre faceva commenti antisemiti e glorificava la violenza. Lunedì, mentre Abu Sitta iniziava a parlare, la polizia ha temporaneamente interrotto l'energia elettrica nella sede della protesta. Gli attivisti dietro l'evento stanno valutando l'eventualità di intentare un'azione legale contro la polizia.

Karin de Rigo, candidata parlamentare per la filiale tedesca di DIEM25, ha criticato le azioni della polizia, affermando che i manifestanti sono stati trattati come criminali. Ha dichiarato che non solo la polizia ha fatto irruzione sul palco, ma ha anche interrotto l'energia elettrica.

Il sabato e la domenica, il convegno pro-Palestina è stato bandito per la seconda volta. Nonostante il divieto, circa 250 partecipanti si sono radunati nella sede, portando alla loro rimozione finale da parte della polizia.

Questo incidente evidenzia la tensione in corso tra la libertà di parola e la necessità di prevenire la diffusione di odio, una sfida che molte città in tutto il mondo affrontano. Gli organizzatori del convegno non hanno ancora annunciato piani per un evento rinviato.

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