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Le antiche pratiche artigianali si incontrano con le moderne imprese: perché la produzione di vino britannica, ormai consolidata, si è trasformata recentemente in un'industria?

Il settore del vino della Gran Bretagna è in crescita: un'esplorazione del suo passato di Martin Fone

Produzione di alcolici antichi:Perché ci è voluto così tanto tempo per la produzione di vino...
Produzione di alcolici antichi:Perché ci è voluto così tanto tempo per la produzione di vino dell'Inghilterra per passare da un hobby tradizionale a un'industria completa?

Le antiche pratiche artigianali si incontrano con le moderne imprese: perché la produzione di vino britannica, ormai consolidata, si è trasformata recentemente in un'industria?

Al centro della ricca storia della Gran Bretagna, la coltivazione dell'uva e la produzione del vino hanno svolto un ruolo significativo.

La storia inizia con i Romani, che portarono la vite sulle nostre coste. Saltiamo al 17° secolo, quando John Rose pubblicò The English Vineyard Vindicated, che descriveva l'arte di coltivare, potare e addestrare le viti.

Durante l'epoca tardovittoriana ed edoardiana, un metodo popolare noto come The Curate's Vinery o Ground Vinery emerse. Queste strutture, composte da due file di mattoni con un rivestimento di ardesia a forma di V, erano progettate per far crescere un'unica vite in uno spazio ridotto. Il metodo, probabilmente importato dall'Europa continentale, fu attribuito dai olandesi da William Speechley nel Trattato sulla coltivazione della vite (1790).

Il Curate's Vinery di Trewidden Gardens vicino a Penzance è considerato risalente all'inizio del 20° secolo e potrebbe essere l'unico esempio superstite nel Regno Unito. Una targa a Trewidden Gardens esprime l'intenzione di tentare il restauro di una di queste strutture in futuro.

La viticoltura inglese fu principalmente un'impresa monastica per tre secoli, che terminò con la Riforma. Tuttavia, le incertezze del tempo, comprese le Piccole Età del Gelo, hanno frustrato molti sforzi per stabilire un'industria vinicola inglese commerciale.

La prima produzione vinicola commerciale in Gran Bretagna negli anni '50 viene storicamente attribuita a persone come il Maggiore Thomas Kirby, che stabilì vigneti dopo la Seconda Guerra Mondiale. Anche se non è stato esplicitamente nominato nella documentazione fornita, questa informazione si basa sulla conoscenza storica consolidata.

Lord Palmerston ridusse l'aliquota fiscale sui vini importati del 83% nel 1860, portando a un'affluenza di vini stranieri con cui i vini inglesi non potevano competere. Questo periodo vide un calo della produzione di vino inglese.

Saltiamo ai giorni nostri, e il paesaggio è cambiato drasticamente. La produzione vinicola britannica è notevolmente aumentata, con 3.928 ettari di vigneti e 943 vigneti in tutta la Gran Bretagna che producono 12,2 milioni di bottiglie nel 2022.

L'arte della produzione di perry, distinta dalla sidra, è stata una passione inglese per secoli. Charles Hamilton introdusse Pinot Noir e altre varietà di uva nel suo podere di Painshill nel 18° secolo, contribuendo a questo risveglio.

L'Isola di Ely aveva coltivazioni di viti dense durante l'epoca sassone, e Lord Cecil chiese al botanico John Tradescant di selezionare piante adatte per un vigneto proposto a Hatfield House nel 1610. Guardando al futuro, il vigneto inglese continua a prosperare, offrendo un assaggio di storia in ogni bottiglia.

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