Le affermazioni di Trump contro la giurisdizione federale del Maryland respinte dal giudice
In un gesto senza precedenti, il Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti ha intentato una causa contro l'intero sistema giudiziario federale del Maryland. Se avesse successo, questa causa potrebbe stabilire un precedente per il ramo esecutivo nel portare avanti cause contro i rami del governo che sono loro co-equal.
La causa origina da una sentenza che ha impedito al governo federale di deportare i migranti con appelli pendenti. In risposta, il Dipartimento della Giustizia sostiene che la magistratura del Maryland sta rendendo impossibile per l'amministrazione Trump far rispettare la politica federale.
L'ordine che blocca il rimpatrio almeno fino alle 16 del secondo giorno lavorativo successivo alla presentazione della petizione è stato firmato dal giudice capo del distretto di Maryland, George L. Russell III. La causa non specifica quali delle azioni dei 15 giudici federali del Maryland il Dipartimento della Giustizia sta contestando.
Il giudice federale che sovrintende al caso, Thomas Cullen, ha respinto la causa. Cullen, un giudice nominato da Trump che normalmente serve nel distretto occidentale della Virginia, è stato chiesto di sovrintendere al caso del Maryland poiché tutti e 15 i giudici del suo sistema giudiziario federale erano stati nominati come imputati.
Cullen ha dichiarato che la causa sarebbe andata contro i precedenti, la tradizione e la legge. L'avvocato Paul Clement ha affermato che non c'è alcun precedente per il ramo esecutivo nel portare avanti una causa contro un ramo del governo che è loro co-equal.
PBS segnala che uno dei giudici citati in causa è Paula Xinis, che in precedenza ha determinato che l'amministrazione Trump ha violato la legge federale. Gli avvocati dei giudici del Maryland hanno sostenuto che la causa è stata intentata per limitare il potere del sistema giudiziario di esaminare i procedimenti di immigrazione.
Elizabeth Themins Hedges, rappresentante del Dipartimento della Giustizia, ha dichiarato che gli Stati Uniti sono danneggiati dalla situazione. L'ordine mira a garantire che i richiedenti immigrati possano esercitare i loro diritti di partecipare alle udienze del tribunale, accedere agli avvocati autorizzati e dare al governo una "possibilità completa di presentare argomenti in sua difesa".
Tuttavia, non sono stati trovati risultati di ricerca che identificano alcuna persona che abbia sporto denuncia contro tutti e 15 i giudici federali del Maryland, suggerendo che questa causa potrebbe essere un evento unico nella storia del sistema giudiziario americano. Resterà da vedere come si svilupperà questo caso e quali conseguenze potrebbe avere per l'equilibrio dei poteri tra i rami esecutivo e giudiziario.
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