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L'azione militare nel nord di Gaza aumenta, portando potenzialmente a una riduzione o cessazione dell'aiuto israeliano

Israele ridurrà l'assistenza umanitaria verso alcune aree settentrionali di Gaza, mentre intensifica le operazioni militari contro Hamas, secondo un comunicato ufficiale di sabato. Questo potrebbe causare ulteriori critiche all'amministrazione israeliana, data l'aumento del malcontento...

Aumento delle operazioni militari nel nord della Striscia potrebbe portare a una riduzione o...
Aumento delle operazioni militari nel nord della Striscia potrebbe portare a una riduzione o arresto dell'aiuto umanitario dall'Israele

L'azione militare nel nord di Gaza aumenta, portando potenzialmente a una riduzione o cessazione dell'aiuto israeliano

In una situazione in via di sviluppo, il governo israeliano ha annunciato piani per ridurre le consegne di aiuti umanitari nel nord della Striscia di Gaza e potenzialmente sospendere i lanci aerei su Gaza City. Questa decisione fa parte di una campagna militare contro Hamas, come confermato dal Ministro della Difesa Yoav Katz.

La riduzione degli aiuti umanitari ha suscitato preoccupazione, poiché le Nazioni Unite e i suoi partner hanno dichiarato che le misure attuali sono insufficienti rispetto ai 600 camion di aiuti necessari ogni giorno a Gaza. Ciò potrebbe peggiorare ulteriormente la situazione già critica, con il Ministero della Salute di Gaza che riferisce di almeno 332 palestinesi morti per cause legate alla malnutrizione, tra cui 124 bambini.

L'esercito israeliano ha inoltre intensificato gli attacchi alle periferie di Gaza City, dove è stata documentata la carestia. Secondo il direttore dell'Ospedale Shifa nel quartiere Nasr di Gaza City, un attacco a un forno ha ucciso 12 persone, tra cui sei donne e tre bambini. Un altro attacco nel quartiere Rimal ha ucciso sette persone, secondo il Ministero della Salute.

Inoltre, quattro persone sono state uccise dal fuoco israeliano mentre cercavano di ottenere aiuti nella parte centrale di Gaza, secondo i funzionari sanitari dell'Ospedale Al-Awda. Amer Zayed, residente a Deir al-Balah, ha dichiarato che non c'è cibo e l'acqua non è sicura da bere.

La situazione è particolarmente critica per gli ostaggi ancora tenuti in Gaza. Quarantotto ostaggi sono ancora trattenuti su oltre 250 sequestrati nell'attacco guidato da Hamas dell'7 ottobre 2023 che ha scatenato la guerra. Zahiro Shahar Mor, nipote dell'ostaggio Avraham Munder, ha richiesto un accordo di cessate il fuoco per riportare a casa tutti, temendo che l'offensiva militare in espansione metterà gli ostaggi ancora più in pericolo.

In una preoccupante sviluppo, Israele ha anche annunciato piani per evacuare centinaia di migliaia di persone verso sud. L'esercito israeliano ha recuperato i resti dell'ostaggio Ilan Weiss, ma il destino degli ostaggi rimanenti è incerto.

Mentre il conflitto continua, la situazione umanitaria a Gaza peggiora, con i lanci aerei sospesi da diversi giorni e il numero di camion di aiuti che arrivano nel nord di Gaza ridotto. La comunità internazionale sta esortando entrambe le parti a prioritizzare la protezione dei civili e la consegna degli aiuti umanitari.

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