L'assistenza militare al nord di Gaza dovrebbe cessare o diminuire, in concomitanza con un'escalation dell'offensiva militare nella regione.
Al centro del Medio Oriente, la città di Gaza si trova in mezzo a una crisi in crescita. Il governo israeliano ha annunciato che i raid aerei su Gaza City cesseranno nei prossimi giorni, una decisione che si prevede sarà oggetto di ulteriori condanne e preoccupazioni da parte della comunità internazionale.
L'offensiva militare in corso ha lasciato molti civili in uno stato di paura, in particolare i familiari degli ostaggi che temono che l'espansione del conflitto possa metterli in maggiore pericolo. Al momento, 48 ostaggi rimangono a Gaza su oltre 250 sequestrati, tra cui Idan Shtivi, rapito dal festival musicale Nova nell'attacco guidato da Hamas dell'ottobre 2023.
La città è stata dichiarata zona di combattimento e l'esercito israeliano ha intensificato gli attacchi alle sue periferie. Tragicamente, ciò ha comportato numerous casualties. Un attacco al quartiere Rimal di Gaza City ha ucciso sette persone, mentre un attacco israeliano a un forno nel quartiere Nasr ha causato la morte di 12 persone, tra cui sei donne e tre bambini.
La situazione umanitaria a Gaza City peggiora rapidamente. Le Nazioni Unite e le organizzazioni umanitarie stabilite, come il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR), hanno espresso preoccupazioni per la sicurezza e la dignità di un'eventuale evacuazione di massa a causa della distruzione diffusa, della scarsità di cibo, acqua, rifugio e cure mediche. Mirjana Spoljaric, presidente del CICR, ha dichiarato che un'evacuazione di massa di Gaza City non può essere effettuata in modo sicuro e dignitoso nelle attuali condizioni.
La fame è stata documentata e dichiarata a Gaza City da esperti di sicurezza alimentare a livello globale. Il Ministero della Salute di Gaza ha riferito che altre 10 persone, tra cui tre bambini, sono morte nelle ultime 24 ore a causa della fame e della malnutrizione. Israele pianifica di fermare o rallentare l'aiuto umanitario in alcune parti del nord di Gaza, una mossa che ha sollevato ulteriori preoccupazioni per il benessere dei residenti della città.
L'esercito israeliano non ha risposto a una richiesta di commento sull'offerta di aiuto durante questo importante cambiamento della popolazione di Gaza. Il numero di camion dell'aiuto in arrivo verrà ridotto e non ci sono state consegne aeree per diversi giorni in tutta Gaza. Despite these challenges, Israele believes that 20 of the hostages are still alive.
Il CICR considera le Nazioni Unite e le organizzazioni umanitarie stabilite, piuttosto che la Fondazione Umanitaria di Gaza (GHF), come più adatte a coordinare l'aiuto umanitario durante l'intervento militare a Gaza. Tuttavia, Israele mantiene la controversa GHF per la distribuzione dell'aiuto per evitare che esso finisca nelle mani di Hamas. Gli attori umanitari sostengono il ritorno al sistema coordinato dall'ONU.
In una recente sviluppo, i resti di un ostaggio trovati a Gaza sono stati identificati come Idan Shtivi, come annunciato dall'ufficio del Primo Ministro Benjamin Netanyahu. In mezzo al caos e all'incertezza, i cittadini di Gaza City continuano a fare i conti con una crisi umanitaria senza precedenti e la comunità internazionale è invitata a intervenire per alleviare la loro sofferenza.
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