L'assalto a Gerusalemme porta Netanyahu a promettere vendetta
In un evento sconvolgente, una serie di attacchi nella Gerusalemme Est hanno causato la morte di sei persone e ne hanno ferite quindici, sette in modo grave, secondo i servizi di emergenza. Si tratta di uno dei più gravi attacchi dalla guerra di Gaza iniziata quasi due anni fa.
Gli attacchi sono avvenuti in una fermata dell'autobus affollata, con quattro delle vittime identificate come israeliani ultra-ortodossi. Tragicamente, tra le vittime c'era anche un recente immigrato dalla Spagna.
I responsabili, uccisi sulla scena, non sono stati ancora identificati per nome, anche se i risultati delle ricerche non forniscono informazioni specifiche su un palestinese precedentemente coinvolto nell'organizzazione dell'attacco.
Il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha promesso "passi ancora più forti" in risposta agli attacchi e le forze israeliane stanno attualmente inseguendo tutti coloro che hanno aiutato e inviato gli attentatori.
La comunità internazionale ha condannato fermamente gli attacchi. Francia, Germania, Spagna e gli Emirati Arabi Uniti li hanno definiti "codardi" e "orribili". Hamas, invece, ha elogiato gli attacchi come una "risposta naturale" alle azioni israeliane a Gaza.
In uno sviluppo correlato, Israele ha lanciato raid su villaggi vicino a Ramallah lunedì, mentre le tensioni continuano ad aumentare nella regione.
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