L'amministrazione Trump affronta una causa del Centro per i Diritti Reproduttivi per il processo di revisione della pillola abortiva
Il Centro per i Diritti Riproduttivi ha presentato un'azione legale contro il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani e la Food and Drug Administration, sostenendo che le due agenzie stanno nascondendo informazioni sull'annuncio dell'FDA per rivalutare la sicurezza della pillola abortiva mifepristone.
Il ricorso, presentato il venerdì, afferma che la decisione dell'amministrazione di rivedere il mifepristone si basa principalmente su un rapporto di scienza spazzatura che non è stato sottoposto a revisione tra pari. Il rapporto, pubblicato dal Center for Ethics and Public Policy (EPPC), ha concluso che quasi l'11% delle donne sviluppa sepsi, infezione, emorragia o altro evento avverso grave entro 45 giorni dal aborto con mifepristone.
Tuttavia, il rapporto dell'EPPC è stato criticato per la sua metodologia e conclusioni. Gli esperti del settore hanno messo in discussione la statistica dell'11%, con preoccupazioni sulla precisione e affidabilità del rapporto.
Il senatore Kennedy, durante una udienza del Senato, ha citato la statistica dell'11% del rapporto di scienza spazzatura dell'EPPC mentre affermava di lavorare con il commissario dell'FDA Martin Makary per rivedere il mifepristone. Makary aveva annunciato in giugno che l'agenzia intendeva rivedere il mifepristone, solo pochi giorni dopo aver dichiarato di non avere intenzione di limitare il farmaco a meno che non ci fossero nuovi dati che suggerivano che era pericoloso.
Il ricorso del Centro per i Diritti Riproduttivi chiede anche trasparenza riguardo alla decisione dell'amministrazione di rivedere il mifepristone. Il gruppo sostiene che l'amministrazione Trump sta nascondendo informazioni sulla revisione e non ha risposto alle richieste fatte ai sensi della Freedom of Information Act.
Desai Martin, del Centro per i Diritti Riproduttivi, ha dichiarato che l'interesse dell'amministrazione per il mifepristone e la dipendenza da rapporti screditati suggeriscono che l'ideologia anti-abortista sta dettando il processo di regolamentazione del farmaco. La revisione dell'FDA del mifepristone viene seguita da vicino dai difensori dei diritti riproduttivi, che temono che l'amministrazione Trump stia usando la revisione come pretesto per limitare l'accesso all'aborto.
Il ricorso segue una tendenza di aumentata vigilanza e regolamentazione del mifepristone da parte dell'amministrazione Trump. Le azioni dell'amministrazione hanno sollevato preoccupazioni sul potenziale impatto sull'accesso delle donne ai servizi di aborto sicuro e legale. Man mano che il caso si sviluppa, il Centro per i Diritti Riproduttivi continuerà a promuovere la trasparenza e la protezione dei diritti riproduttivi.
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