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L'ambizione di resistenza all'acqua è in difficoltà: il comitato ENVI stabilisce norme moderate per la resistenza all'acqua dell'UE

Comitato per l'Ambiente del Parlamento UE esprime voto su bozza di proposta che definisce la posizione per la futura Strategia di Resilienza dell'UE per l'Acqua.

Lotta per la resilienza idrica: la Commissione ENVI propone obiettivi minimi per la resistenza...
Lotta per la resilienza idrica: la Commissione ENVI propone obiettivi minimi per la resistenza all'acqua dell'Unione Europea

L'ambizione di resistenza all'acqua è in difficoltà: il comitato ENVI stabilisce norme moderate per la resistenza all'acqua dell'UE

Il Comitato per l'Ambiente del Parlamento Europeo ha recentemente votato su un progetto di relazione che delinea la sua posizione sulla prossima Strategia di Resilienza dell'UE per l'Acqua. Questo piano strategico mira ad affrontare l'efficienza idrica, la scarsità e l'inquinamento, fungendo da base per un approccio trasversale.

La relazione preliminare sottolinea l'importanza di un approccio "dalla fonte al mare", concentrandosi sulla lotta contro le minacce alla salute degli oceani. Questo approccio si allinea con il Patto per l'Oceano, un impegno dei deputati europei per proteggere e ripristinare gli oceani dell'Europa. Tuttavia, sono state espresse preoccupazioni riguardo alla diluizione delle soluzioni basate sulla natura (NbS) nella relazione preliminare.

Le NbS, che includono misure come la restaurazione delle zone umide e le pratiche agricole sostenibili, sono state poste sullo stesso piano dell'infrastruttura grigia e delle tecnologie di riparazione. La coalizione NGO Living Rivers Europe, un gruppo dedicato all'attuazione delle leggi europee sull'acqua, ha criticato questo passo, sostenendo che potrebbe portare ad un aumento dell'inquinamento e ad una ridotta protezione contro gli eventi climatici.

Oltre il 70% dei rifiuti marini origina sulla terraferma, rendendo la gestione migliorata delle acque reflue e delle acque di scarico cruciale. Nonostante ciò, la relazione preliminare non include obiettivi vincolanti per l'estrazione dell'acqua per l'uso industriale, compreso l'agricoltura. Ciò potrebbe potenzialmente peggiorare il problema dell'inquinamento alla fonte.

Inoltre, la relazione preliminare non affronta l'inquinamento delle acque e la scarsità d'acqua causati dagli scarichi agricoli e industriali. I principi di precauzione e "chi inquina paga", guide fondamentali nella politica idrica dell'UE, sono stati diluiti nella relazione. Ciò ha sollevato preoccupazioni riguardo alla mancanza di impegno per un enforcement più forte dei regolamenti esistenti, come la Direttiva Quadro sull'Acqua (WFD), la Direttiva sulla Depurazione delle Acque Urbane, la Direttiva sui Nitrati e il Regolamento sull'Uso dei Pesticidi.

La relazione preliminare indebolisce inoltre gli obiettivi di ripristino e conservazione della natura della Strategia sulla Biodiversità dell'UE. Inoltre, non sono state limitate le esenzioni che potrebbero indebolire la Direttiva Quadro sull'Acqua dell'UE.

Nonostante queste preoccupazioni, il voto di oggi viene visto come un passo avanti per la salute degli oceani. Il testo finale della relazione preliminare sarà sottoposto a un voto plenario a maggio e si prevede che informi la Strategia di Resilienza dell'Acqua della Commissione Europea. La responsabilità per l'attuazione di questa strategia all'interno della Commissione Europea non è ancora stata determinata.

I deputati europei si stanno concentrando sull'infrastruttura grigia e sulle tecnologie di riparazione invece che sulle soluzioni basate sulla natura, uno spostamento che la coalizione NGO Living Rivers Europe spera verrà corretto nelle future revisioni della relazione preliminare. La coalizione continuerà a lavorare per garantire che le leggi europee sull'acqua siano attuate e che le soluzioni basate sulla natura siano alla base della strategia di resilienza idrica dell'UE.

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