L'agente di polizia in servizio ignora le minacce dei militanti, rimane in servizio: sentenza dell'Alta Corte di J&K
Tribunale di Jammu e Kashmir e Ladakh conferma il licenziamento di un poliziotto
In una recente sentenza, il Tribunale di Jammu e Kashmir e Ladakh ha confermato il licenziamento del poliziotto Mehraj-ud-Din Khan. La decisione è stata presa da una corte presieduta dal capo giudice Arun Palli e dal giudice Rajnesh Oswal il 4 settembre 2025.
Khan, entrato in servizio nel 1987, si è assentato per ferie nel giugno 1990 durante l'apice della militanza nel Kashmir. Tuttavia, non è tornato nonostante i ripetuti avvertimenti e le notifiche, portando al suo licenziamento il 6 maggio 1991.
Le autorità hanno respinto la richiesta di Khan nel 2017, portando il poliziotto a rivolgersi al Tribunale per ottenere un sollievo. Nel 2016, il Tribunale aveva ordinato alle autorità di riesaminare il caso di Khan e di concedergli un'udienza personale. Tuttavia, il Tribunale Amministrativo Centrale (CAT), sede di Srinagar, ha respinto la petizione di Khan nel marzo 2025.
Il Tribunale non ha riscontrato alcuna irregolarità procedurale nell'ordine di licenziamento di Khan. La decisione del Tribunale si basa sul fatto che un membro della Polizia non è tenuto a fuggire dalle proprie mansioni solo a causa di una minaccia alla propria vita. Il Tribunale ha osservato che un ufficiale di Polizia che non si presenta al lavoro a causa delle minacce dei miliziani non può essere considerato idoneo a proteggere la vita e il patrimonio dei cittadini del Paese.
Il fascicolo di servizio di Khan rivela precedenti casi di indisciplina e assenteismo. L'imputato nel caso, Mohsin Dar, è stato licenziato per assenza ingiustificata dal lavoro. L'avvocato Huzaif Ashraf Khanpori ha rappresentato Mehraj-ud-Din Khan nel Tribunale.
Nel 2009, Khan ha presentato una rappresentanza contro la sua dismissione dal servizio, sostenendo che le minacce dei miliziani gli avevano impedito di riprendere il lavoro. Tuttavia, il Tribunale ha proceduto a respingere la richiesta di Khan, giudicandola priva di merito. Khan ha ricevuto numerosi segnali e notifiche che lo invitavano a tornare al lavoro, ma non lo ha fatto.
La decisione del Tribunale è stata presa in una data successiva alla decisione iniziale del Tribunale di settembre 2025. Questa decisione rappresenta un passo importante per mantenere la disciplina e la responsabilità all'interno delle forze di Polizia di Jammu e Kashmir e Ladakh.
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