La Turchia esprime le sue condoglianze per il disastro di frane nel Darfur centrale che ha ucciso più di mille persone in Sudan
In un evento drammatico, una frana a Tarsin, villaggio situato nella regione di Jebel Marra dello Stato di Darfur Centrale, ha causato la morte di oltre 1.000 persone, secondo il Movimento/Esercito di Liberazione del Sudan (SLM/A). La tragedia si è verificata il 31 agosto 2021, durante il conflitto in corso tra l'esercito sudanese e le Forze di Supporto Rapido (RSF).
Il Ministero degli Esteri turco ha espresso le condoglianze al Sudan e ha offerto preghiere per le vittime. Anche il governo sudanese ha pianto i morti e ha promesso di mobilitare risorse per gli sforzi di soccorso.
Il villaggio di Tarsin, noto per i suoi agrumeti, è stato praticamente cancellato dalla frana. Solo una persona è sopravvissuta alla tragedia.
Il conflitto in corso tra l'esercito sudanese e le RSF è stato una delle principali cause di instabilità e crisi umanitaria in Sudan. La ricerca delle università degli Stati Uniti stima il bilancio delle vittime del conflitto in corso intorno a 130.000, una cifra molto più alta di quella segnalata dall'ONU e dalle autorità locali.
Il SLM/A, un movimento politico e militare che opera in parti del Darfur sotto il controllo delle RSF, ha segnalato ulteriori decessi nella stessa frana. Dal aprile 2023, il conflitto ha causato oltre 20.000 morti e ha costretto 14 milioni di persone a fuggire, secondo l'ONU e le autorità locali.
Il Consiglio di Sovranità del Sudan ha confermato centinaia di morti nella frana nello Stato di Darfur Centrale. La tragedia non è l'unico incidente di perdite e sofferenze nel conflitto in corso, che non si è limitato all'incidente della frana a Tarsin.
Il conflitto in corso e la crisi umanitaria che ne deriva in Sudan continuano a richiedere un'attenzione e un'azione urgenti. La comunità internazionale è invitata a sostenere gli sforzi di soccorso e a lavorare per una risoluzione pacifica del conflitto.
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