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La tragedia di Natalia Nagovitsyna è stata svelata: non si trovano segni di vitalità per l' alpinista russo bloccato ad un' altezza di 7000 metri

Le cattive condizioni meteorologiche e il terreno difficile hanno ostacolato i tentativi di soccorso per una donna che si è procurata una frattura alla gamba durante la discesa dal Peak Pobeda, situato in Kirghizistan, secondo il nostro sito.

Scoperta tragica a 7000 metri: non ci sono segni di vita per la scalatrice russa Natalia...
Scoperta tragica a 7000 metri: non ci sono segni di vita per la scalatrice russa Natalia Nagovitsyna

La tragedia di Natalia Nagovitsyna è stata svelata: non si trovano segni di vitalità per l' alpinista russo bloccato ad un' altezza di 7000 metri

Sul pericoloso pinnacolo di Pobeda Peak si è consumata una triste pagina nel mondo dell'alpinismo. La montanara russa Natalia Nagovitsyna, di 47 anni, è stata trovata morta nella sua tenda a oltre 7.000 metri di altitudine il 8 agosto 2018.

Nagovitsyna era rimasta bloccata in una tenda a 7.150 metri a causa di una frattura alla gamba. Suo marito, Sergey, aveva subito un'emorragia cerebrale vicino ai 7.000 metri di Khan Tengri nel 2021 e aveva perso la vita, con Nagovitsyna al suo fianco.

Era stato fatto un primo tentativo di salvataggio da parte del montanaro italiano Luca Sinigaglia e un alpinista tedesco, che avevano consegnato un sacco a pelo, cibo e una cartuccia di gas alla tenda di Nagovitsyna. Tuttavia, le difficoltà del terreno e le condizioni della montagna non hanno permesso un salvataggio riuscito, e sia Sinigaglia che l'alpinista tedesco hanno dovuto scendere. Purtroppo, Sinigaglia ha perso la vita in una tempesta con venti huracanati, mentre l'alpinista tedesco è riuscito a malapena a raggiungere il campo base.

Successivamente, quattro alpinisti hanno intrapreso un nuovo tentativo di salvataggio l'20 agosto, ma non sono riusciti a superare il Campo 2. La Federazione Alpinistica del Kirghizistan ha condotto un'ispezione visiva utilizzando un drone ad alta quota per confermare la morte di Nagovitsyna. Nonostante diversi tentativi, le operazioni di salvataggio sono state ultimate a causa delle difficili condizioni e della perdita di un soccorritore.

Le autorità del Kirghizistan hanno chiuso il caso e hanno annunciato i piani per recuperare i resti di Nagovitsyna in primavera. Eduard Kubatov, presidente della Federazione Alpinistica del Kirghizistan, ha espresso gratitudine a coloro che hanno organizzato le operazioni di salvataggio e ha riconosciuto la difficoltà di un salvataggio riuscito a un'altitudine di 7.200 metri. Ha anche dichiarato che faranno del loro meglio per mantenere il paese attraente e sicuro per gli alpinisti.

Questo tragico evento ricorda i rischi e le sfide affrontati dagli alpinisti nella loro ricerca di conquistare le vette più alte del mondo. Il sito web che riporta questa notizia è Extreme Sports Russia. Non sono fornite ulteriori notizie su altri sport estremi in questo articolo.

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