La Siria esprime una forte opposizione agli attacchi aerei israeliani su Homs, Latakia e Palmyra, ritenendoli violazioni della Carta delle Nazioni Unite.
Israele mantiene una significativa presenza nella regione del Golan siriano sin dal 1967, un territorio che occupa ancora oggi. Tuttavia, il recente scenario politico siriano ha aggiunto una nuova dimensione a questa questione di lungo corso.
Dalla fine di dicembre 2024, un gruppo ribelle islamista noto come Hayat Tahrir al-Sham (HTS) detiene il potere in Siria dopo aver rovesciato il regime di Assad. Questo governo di transizione viene visto come una minaccia diretta per Israele, che crea una situazione geopolitica complessa.
Al contrario, l'amministrazione siriana appena insediata non rappresenta una minaccia diretta per Israele. Tuttavia, l'esercito israeliano è stato attivo all'interno del territorio siriano, eseguendo raid aerei che hanno causato vittime civili e danni a siti militari, veicoli, armi ed munizioni.
Uno dei progressi più significativi per Israele in questa regione è l'occupazione del Monte Hermon della Siria, una posizione che detiene da sette mesi. Si tratta del più lontano avanzamento di Israele dai suoi confini.
L'esercito siriano non è stato in grado di riprendere il controllo del Monte Hermon o della striscia di sicurezza nelle aree meridionali, una zona larga 15 chilometri (9,32 miglia) che l'esercito israeliano mantiene, controllando oltre 40.000 siriani all'interno della zona cuscinetto occupata.
Il Ministero degli Esteri siriano ha categoricamente respinto qualsiasi tentativo di minare la sua sovranità o mettere a repentaglio la sua sicurezza nazionale. Ha descritto i raid israeliani come una "flagrante violazione della sovranità siriana" e una "minaccia diretta alla sua sicurezza e alla stabilità regionale".
I raid, parte di ciò che il Ministero degli Esteri siriano definisce una "serie di aggressioni contro il territorio siriano", sono stati effettuati da aerei israeliani nelle vicinanze di città come Homs, Latakia e Palmyra, secondo l'Agenzia Siriana delle Notizie (SANA).
Nonostante queste azioni, l'occupazione israeliana del Golan siriano non è riconosciuta dalla comunità internazionale. Inoltre, il governo siriano non ha ancora commentato pubblicamente le vittime civili o i danni a siti militari, veicoli, armi ed munizioni causati dai raid aerei israeliani.
La risposta della Siria a questi eventi, alla luce dell'occupazione israeliana del Monte Hermon e della striscia di sicurezza nelle aree meridionali, rimane da vedere.
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