La rivelazione della separazione di Princeton dalla BP rivela il discreto potere delle finanze dei combustibili fossili nelle istituzioni educative
L'università di Princeton ha deciso di interrompere la collaborazione con la British Petroleum (BP) dopo 25 anni di partnership, un momento significativo per la transizione energetica globale. La partnership, iniziata nel 2000, ha visto la BP finanziare l'Iniziativa per la Mitigazione del Carbonio (CMI) di Princeton, uno dei programmi di ricerca sul clima più importanti dell'università.
Il sostegno finanziario della BP a Princeton è stato consistente, con la multinazionale del petrolio che ha pagato tra i 2,1 milioni e 2,6 milioni di dollari tra il 2012 e il 2017. Tuttavia, il costo è stato reputazionale, poiché la partnership è stata criticata per aver dato alla BP un'aura di credibilità e per aver promosso politiche che si allineavano alla strategia a lungo termine dell'azienda invece di impegnarsi in grandi investimenti rinnovabili.
La fine della partnership arriva dopo anni di crescenti critiche, proteste degli studenti e indagini. Nel luglio del 2024, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha tagliato 4 milioni di dollari destinati ai programmi climatici di Princeton, sostenendo che non erano più in linea con le priorità federali.
Il direttore della CMI di Princeton, Stephen Pacala, ha riconosciuto che la fine del sostegno della BP ridurrà i finanziamenti per alcuni progetti e porrà fine alla conferenza annuale BP-Princeton. La partnership è stata un colpaccio comunicativo per la BP, ma Princeton è stata criticata per aver dato all'azienda copertura per continuare a vendere fonti fossili invece di sostenere soluzioni rinnovabili già dimostrate su larga scala.
Oltre a Princeton, l'Università di Oxford ha ricevuto finanziamenti dalla BP tra il 2012 e il 2017. Allo stesso modo, la Kennedy School di Harvard e la Fletcher School di Tufts, entrambe strettamente legate alla formulazione delle politiche governative, hanno ricevuto fondi dalla BP.
La fine della partnership di Princeton con la BP rappresenta un momento di resa dei conti per l'università e un'opportunità per ridefinire il suo ruolo nella transizione energetica globale. Gli studenti di Princeton e gli attivisti per il clima esigono che l'università interrompa ogni legame con le compagnie dei combustibili fossili, offra piani pensionistici privi di esposizione ai combustibili fossili, introduca un corso obbligatorio sulla crisi climatica per gli undergraduate, renda le operazioni del campus un modello di sostenibilità e riconosca e affronti i danni inflitti alle comunità frontline colpite dai combustibili fossili.
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