La riforma del lavoro federale proposta da Trump potrebbe aggravare i problemi esistenti
L'amministrazione Trump ha lanciato un nuovo piano di assunzioni mirato a far contare di più il merito nell'assunzione dei dipendenti federali. Tuttavia, questo piano ha suscitato controversie a causa della sua enfasi sui saggi ideologici, una richiesta che confligge con la natura non partisan del servizio civile, stabilita nel 1883.
La Commissione per il Servizio Civile degli Stati Uniti è stata creata per garantire un'amministrazione del servizio civile non partisan, reclutando individui "da tutti i settori della società" e proteggendoli contro "la coercizione da scopi politici partisan". Tuttavia, il nuovo piano di assunzioni esamina i candidati per l'ideologia più che per il merito, richiedendo loro di scrivere quattro saggi che spieghino come avanzerebbero le priorità del presidente.
L'approccio "terza via", una strategia mirata ad evitare le patologie della destra e della sinistra, pone la missione al centro del governo, costruisce i mezzi per raggiungere quella missione e ricrea il sistema del merito per adattarsi alle sfide del 21° secolo. Questo approccio cerca di concentrarsi sulla costruzione della capacità del governo di raggiungere la sua missione, piuttosto che simply shrink or expand government based on ideological leanings.
However, the plan lacks a strategy for finding the best recruits, defining the skills the government most needs for which positions, and producing a journey map for moving briskly from a vacancy to a successful new hire. This is a concern, as the average time to hire a new federal employee stands at 98 days, more than twice as long as in the private sector.
The right, seeking to cut government, has shown little interest in hiring the best and the brightest, while the left, focused on expanding government, has often protected the jobs of federal employees without considering whether they could do their jobs better. The new hiring plan aims to address this issue by ending self-assessments by applicants and making greater use of validated tools to assess them.
The debate over federal hiring is not a new one. A 2013 survey found that more Americans approved of Genghis Khan than Congress, a reflection of public dissatisfaction with the efficiency and effectiveness of government. The new hiring plan, therefore, represents an opportunity to address these concerns and improve the quality of federal hiring.
In conclusion, the new federal hiring plan, while controversial, represents a step towards addressing the long-standing issues with government hiring. By focusing on merit and efficiency, the plan aims to improve the quality of government and its ability to achieve its mission. Whether this plan will succeed remains to be seen, but it is a step in the right direction.
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