La richiesta delle autorità internazionali di un'indagine sui presunti crimini di guerra in Sri Lanka è ignorata dal governo del paese.
Il nuovo governo dello Sri Lanka ha respinto la richiesta delle Nazioni Unite di avviare un'inchiesta internazionale su presunti crimini di guerra commessi durante il conflitto etnico che si è concluso 16 anni fa. Il conflitto, che ha causato almeno 100.000 morti su tutti i fronti, si è concluso senza alcun meccanismo domestico credibile o indagine indipendente sui presunti crimini di guerra.
Il comando dei Tigri Tamil è stato annientato 16 anni fa, ponendo fine a 37 anni di conflitto. Tuttavia, i governi successivi dello Sri Lanka hanno resistito alle richieste di indagare sulle accuse che le forze di sicurezza abbiano ucciso almeno 40.000 civili Tamil della minoranza negli ultimi mesi del conflitto.
Il capo dei diritti umani delle Nazioni Unite, Volker Turk, ha invitato i membri del Consiglio a sostenere il Progetto di Responsabilità nonostante l'opposizione dello Sri Lanka. Ha anche fatto appello alla cooperazione degli altri Stati membri nell'indagare e processare i presunti responsabili di crimini internazionali nello Sri Lanka. La richiesta di Turk include l'indagine e il processo dei presunti responsabili di crimini internazionali in base ai principi di giurisdizione universale.
Il Progetto di Responsabilità dello Sri Lanka viene visto come un potenziale divisore e complicatore nel processo di riconciliazione nazionale. Il Ministro degli Esteri Vijitha Herath, che non ha fornito dettagli su alcuna nuova iniziativa di responsabilità nazionale, si oppone al Progetto di Responsabilità dell'ONU.
Despite this opposition, President Anura Kumara Dissanayake's leftist government is committed to ethnic reconciliation and upholding judicial independence. The new government is making progress in promoting the rights of all communities in the ethnically divided nation.
However, no credible domestic mechanism has been proposed by Sri Lanka to probe allegations of war crimes or international crimes committed during the conflict. This lack of a domestic mechanism has been a consistent issue, with Sri Lanka's governments refusing to allow an independent investigation into alleged war crimes committed by its own troops or by the Tamil Tigers.
Volker Turk has also called for sanctions against individuals credibly accused of war crimes in Sri Lanka. It remains to be seen how the Sri Lankan government will respond to these calls and whether any progress will be made towards a credible investigation into the alleged war crimes committed during the conflict.
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