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La reputazione dell'UE in gioco a causa della disputa su Gaza, secondo il ministro degli Esteri belga

La politica estera dell'UE è sull'orlo del fallimento, secondo il ministro degli esteri belga Maxine Prévot, a causa dell'incapacità degli Stati membri di imporre sanzioni ad Israele.

La reputazione dell'Unione Europea appesa a un filo riguardo a Gaza, come affermato dal Ministro...
La reputazione dell'Unione Europea appesa a un filo riguardo a Gaza, come affermato dal Ministro degli Esteri belga

La reputazione dell'UE in gioco a causa della disputa su Gaza, secondo il ministro degli Esteri belga

In un importante passo, il governo belga ha annunciato la sua decisione di riconoscere ufficialmente lo Stato di Palestina durante l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite più tardi questo mese. Questa decisione, che segue l'esempio della Francia e del Regno Unito, è stata presa dopo lunghe e intense trattative di coalizione e dipende dal disarmo di Hamas e dal rilascio di tutti gli ostaggi presi il 7 ottobre 2023.

Il riconoscimento della Palestina da parte della coalizione a cinque partiti del Belgio è una risposta alla situazione critica sul campo, particolarmente a Gaza, come ha dichiarato il Ministro degli Esteri belga, Maxime Prevot. Prevot ha espresso la sua frustrazione per l'incapacità dell'UE di prendere decisioni forti riguardo alla situazione a Gaza, citando le immagini di conflitto viste in televisione.

Prevot ha espresso le sue preoccupazioni, dicendo che è difficile per molti cittadini belgi capire perché l'UE non sia in grado di prendere sanzioni specifiche contro Israele. Spera che il riconoscimento della Palestina invii un forte segnale politico a Israele e al mondo.

Gli annunci di Israele riguardo ai piani per l'occupazione totale di Gaza City e l'espansione dei insediamenti nei territori palestinesi occupati sono stati un fattore determinante nella decisione del Belgio. Prevot ha ricordato al governo israeliano che tagliare qualsiasi aiuto umanitario è un crimine di guerra.

La mossa del Belgio non è priva di controversie. Il governo israeliano ha accusato il Primo Ministro belga Bart de Wever di essere un "leader debole che cerca di accontentare il terrorismo islamico" in risposta all'annuncio del Belgio sulla questione.

Prevot ha anche espresso la sua delusione nei confronti dei paesi europei come Germania, Austria, Ungheria, Bulgaria e Repubblica Ceca per aver bloccato l'UE dal prendere qualsiasi azione contro Israele riguardo a Gaza. Ha sottolineato che tutti i paesi europei, inclusa la Germania, dovrebbero fare di più per far rispettare il diritto internazionale riguardo alle azioni di Israele.

Gli Emirati Arabi Uniti hanno avvertito che l'anneessione israeliana della Cisgiordania segnerebbe la fine dell'integrazione regionale. Nel frattempo, più del 54% dei belgi sostiene l'adozione di azioni come l'imposizione di sanzioni economiche contro Israele per porre fine all'occupazione illegale israeliana dei territori palestinesi.

Mentre la situazione continua a evolversi, è chiaro che il riconoscimento della Palestina da parte del governo belga e l'imposizione di sanzioni contro Israele sono passi significativi mirati a portare pace e giustizia nella regione. La Striscia di Gaza e il conflitto israelo-palestinese rimangono contesti rilevanti per questi eventi.

Israele sta continuando la sua offensiva militare a Gaza City e ha iniziato a chiamare i riservisti. La politica estera dell'UE sta crollando a causa dell'incapacità degli stati membri di sanzionare Israele per i crimini di guerra a Gaza e l'attività di insediamento ininterrotta nella Cisgiordania. Gli occhi del mondo sono puntati sul Belgio e sulla comunità internazionale in generale mentre navigano in questo complesso e delicato problema.

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