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La regione di formazione dei pianeti di una stella lontana rivela una ricchezza senza precedenti di chimica degli idrocarburi, come osservato da Webb

Osservazioni dallo spazio del telescopio James Webb svelano la più complessa chimica degli idrocarburi mai osservata attorno a un disco protoplanetario, nel sistema ISO-ChaI 147.

Area circostante delle stelle remote rivela una incredibile abbondanza di chimica degli idrocarburi...
Area circostante delle stelle remote rivela una incredibile abbondanza di chimica degli idrocarburi nel processo di formazione dei pianeti

La regione di formazione dei pianeti di una stella lontana rivela una ricchezza senza precedenti di chimica degli idrocarburi, come osservato da Webb

In una scoperta rivoluzionaria, un gruppo di ricerca guidato da astronomi dell'Istituto Max Planck per la Fisica Extraterrestre ha utilizzato il James Webb Space Telescope per osservare il disco polveroso intorno a una giovane stella di bassa massa, ISO-ChaI 147. Questa osservazione ha rivelato la più ricca chimica degli idrocarburi mai vista in un disco protoplanetario.

Lo strumento Mid-InfraRed Instrument (MIRI) a bordo del James Webb Space Telescope è stato utilizzato per condurre un'analisi spettroscopica del disco intorno a ISO-ChaI 147. I risultati indicano un ambiente ricco di gas con un'abbondanza di carbonio, un ingrediente chiave per la formazione di molecole organiche complesse.

Il disco, uno dei più polverosi mai osservati, contiene un'ampia e abbondante varietà di molecole idrocarburi. Tredici molecole a base di carbonio, tra cui etano e benzene, sono state identificate, segnando la prima rilevazione di etano oltre il nostro Sistema Solare. Inoltre, etilene, propino e il radicale metile CH3 sono stati rilevati per la prima volta in un disco protoplanetario.

Le osservazioni effettuate intorno a ISO-ChaI 147, che ha solo un decimo della massa del Sole, suggeriscono che i dischi intorno alle stelle di bassa massa possono evolversi in modo diverso rispetto alle stelle più massicce. Questa scoperta mette in discussione la nostra comprensione degli ambienti di formazione dei pianeti e degli ingredienti necessari per lo sviluppo dei mondi intorno alle stelle.

In precedenza, solo l'emissione di acetilene (C2H2) da ISO-ChaI 147 poteva essere identificata. Tuttavia, la maggiore sensibilità e la risoluzione spettrale del James Webb Space Telescope hanno consentito la rilevazione di emissioni deboli da molecole meno abbondanti, fornendo una comprensione più completa della composizione chimica del disco.

I dischi protoplanetari, come quello intorno a ISO-ChaI 147, sono anelli di polvere e gas cosmici rimasti dopo la formazione di una stella. Questi dischi contengono gli ingredienti da cui potrebbero formarsi i pianeti. Piccoli granelli di polvere nel disco si agglutinano sotto l'azione della gravità nel tempo, fino a diventare pianeti.

Questa scoperta evidenzia il potenziale del James Webb Space Telescope di rivoluzionare la nostra comprensione dell'universo. Studiando oggetti come ISO-ChaI 147, possiamo acquisire informazioni sui primi stadi della formazione dei pianeti e sui diversi ambienti chimici che esistono oltre il nostro Sistema Solare.

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