La provenienza di Mercurio potrebbe essere Marte, secondo recenti ricerche - Rivela una storia cosmica sorprendente e sconosciuta
Mercurio, il pianeta roccioso più piccolo del nostro sistema solare e il più vicino al Sole, è stato a lungo oggetto di dibattito scientifico. L'Agenzia Spaziale Europea (ESA) pianifica di fare luce sull'origine e l'evoluzione di Mercurio con la missione BepiColombo, prevista per il 2026.
Orbitando a una distanza di 58 milioni di chilometri dal Sole, Mercurio expérimenta la luce del Sole dieci volte più brillante rispetto alla Terra. Questa vicinanza alla nostra stella ha rappresentato una sfida per l'esplorazione, creando numerosi ostacoli. Tuttavia, l'ESA non si lascia scoraggiare, con l'85% della tecnologia a bordo di BepiColombo creata appositamente per questa missione.
La missione BepiColombo mira a fornire nuove informazioni sull'origine e l'evoluzione di Mercurio, nonché a condurre esperimenti per testare la teoria della relatività generale di Einstein. La missione consiste in due orbiter che arriveranno a Mercurio e inizieranno le operazioni scientifiche all'inizio del 2026 dopo l'inserimento in orbita a novembre 2026.
Una teoria intrigante sulla formazione di Mercurio suggerisce che si è originato molto più lontano dal Sole, possibilmente vicino all'orbita attuale di Marte. Questa teoria si basa su evidenze come la composizione chimica insolita di Mercurio, la presenza di numerosi crateri profondi e la possibilità di un evento di impatto di massa che ha spostato Mercurio più vicino al Sole. Se questa teoria si dimostrasse corretta, potrebbe mettere in discussione i modelli attuali della formazione del sistema solare interno.
I dati della missione MESSENGER della NASA hanno rivelato un'abbondanza insolita di potassio e molto poco torio su Mercurio, alimentando ulteriormente questo dibattito. Inoltre, Mercurio ha un diametro di 4.879 chilometri e completa un'orbita intorno al Sole in 88 giorni terrestri e impiega 58 giorni terrestri per ruotare una volta sul suo asse.
Un'altra scoperta affascinante su Mercurio è la presenza di ghiaccio d'acqua ai suoi poli, regioni di ombra permanente. La missione BepiColombo si concentrerà sulla mappatura dettagliata della composizione della superficie di Mercurio, gli studi del suo campo magnetico, le indagini sulla natura del suo nucleo e l'esplorazione ulteriore dei depositi di ghiaccio ai suoi poli.
La storia dell'origine possibly marziana di Mercurio serve come promemoria che nella scienza, le nuove scoperte spesso portano a più domande che risposte - e questo è ciò che rende così emozionante il viaggio dell'esplorazione. La missione BepiColombo, un'impresa congiunta tra ESA e JAXA, è progettata per resistere al calore estremo utilizzando la tecnologia specializzata e è prevista per raggiungere l'orbita di Mercurio nel marzo 2026.
La ricerca in corso sull'origine di Mercurio potrebbe richiedere revisioni delle nostre teorie sulla formazione planetaria, il sistema solare primitivo e i processi che hanno plas