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La produzione di plastica continuerà ad aumentare a tempo indeterminato?

L'aumento della produzione di plastica sta causando danni significativi agli ecosistemi, al clima e alla salute umana. Tuttavia, gli sforzi per ridurre la produzione si rivelano desafianti.

Continuerà a crescere la produzione di plastica?
Continuerà a crescere la produzione di plastica?

La produzione di plastica continuerà ad aumentare a tempo indeterminato?

Per contrastare il problema crescente dell'inquinamento da plastica, i paesi che importano prodotti in plastica sono incoraggiati a prendere decisioni decise. Ciò potrebbe comportare il rifiuto di accettare prodotti in plastica o la riduzione delle quantità accettate, il che potrebbe fare una differenza significativa nel panorama della produzione globale di plastica.

La Cina è al primo posto nella produzione di plastica, essendo il più grande produttore al mondo e responsabile di circa un terzo della produzione globale. Questo significativo contributo potrebbe essere responsabile di circa un quarto del budget di carbonio rimanente, secondo gli esperti.

Tuttavia, si prevede che la produzione di plastica aumenterà del doppio o addirittura del triplo entro il 2050. Questa allarmante statistica è principalmente dovuta al fatto che la maggior parte della plastica deriva dai combustibili fossili.

Nonostante le crescenti preoccupazioni, lo scorso anno oltre 100 nazioni hanno sostenuto una misura per limitare la produzione di plastica, ma un piccolo numero di paesi, tra cui Russia, Arabia Saudita, Iran e Cina, ha bloccato la misura.

Questo intoppo non ha scoraggiato gli attivisti dal spingere per un cambiamento. Giulia Carlini, avvocato senior del Center for International Environmental Law, afferma che raggiungere un consenso sulla riduzione è l'ostacolo principale.

Miserocchi, un altro attivista, fa notare un impegno globale per ridurre l'uso della plastica, facilitato dalla fondazione di oltre 1.000 organizzazioni. Dal 2018, queste organizzazioni affermano di aver evitato cumulativamente 9,6 milioni di tonnellate di produzione di plastiche vergini.

Simon propone un trattato tra i non produttori, soprattutto i paesi in Africa o in Asia che stanno subendo l'impatto maggiore dell'inquinamento da plastica. La loro decisione di limitare l'uso della plastica potrebbe avere un significativo impatto sulla produzione perché la domanda sarebbe limitata.

Non solo le ONG, ma anche alcune imprese stanno chiedendo una riduzione della produzione di plastica. L'industria sta passando a tecnologie innovative e concetti ecologici a causa di preoccupazioni per la salute e l'ambiente.

Tuttavia, non si tratta solo di produzione. Ridurre la domanda di plastica è altrettanto cruciale per ridurre la produzione di plastica. Attualmente, solo il 9% delle plastiche viene riciclato e il resto finisce come rifiuto, contribuendo all'inquinamento e alle emissioni.

I microplastici, minuscoli frammenti di plastica, sono stati trovati nelle parti più remote della Terra, nell'aria che respiriamo e addirittura nei nostri corpi. Questo sottolinea l'urgenza di affrontare il problema della produzione e dei rifiuti di plastica.

I negoziati globali sulla plastica in Corea lo scorso dicembre si sono conclusi senza risultati e l'argomento della riduzione della produzione di plastica è atteso come punto di contenzioso durante i negoziati ripresi a Ginevra. Secondo l'analisi del CIEL, i lobbisti del settore dei combustibili fossili e dei prodotti chimici costituivano la più grande delegazione ai negoziati globali sulla plastica in Corea.

Infine, la riduzione deve essere accompagnata da cambiamenti nei modelli di business e nel design dei prodotti per evitare di sostituire la plastica con enormi aumenti di altri flussi di materiali. La lotta contro l'inquinamento da plastica è lungi dall'essere finita, ma con sforzi e cooperazione continui, un futuro sostenibile è alla portata di mano.

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