La nuova strategia di Google per evitare che i suoi data center sovraccarichino la rete elettrica
In un'iniziativa pionieristica, Google ha annunciato accordi con le utilities negli Stati Uniti per aiutare a gestire le emergenze della rete. Si tratta della prima volta che si tenta una collaborazione di questo tipo tra data center e utilities.
L'idea è semplice ma efficace: le reti e le centrali elettriche spesso sono sovradimensionate per far fronte alle picchi di domanda. Tuttavia, se i data center si accordano per evitare di utilizzare l'energia durante questi momenti, si può prevenire la necessità di espandere ulteriormente la rete. Questa strategia ha il potenziale per essere un vantaggio significativo, soprattutto a breve termine, grazie alla capacità di data center flessibili come quelli di Google di essere accelerati per l'interconnessione utilizzando la capacità di rete esistente.
Uno degli accordi più notevoli è quello tra Google e Indiana Michigan Power (I&M) e Tennessee Valley Authority (TVA). Michael Terrell, responsabile dell'energia avanzata di Google, ha annunciato questi accordi per la risposta alla domanda dei data center puntando sui carichi di machine learning. L'obiettivo è ridurre meno della metà del loro consumo di energia totale per circa due ore alla volta durante gli eventi di picco di domanda che si verificano circa 100 ore l'anno.
Gli sforzi di Google fanno parte del suo programma "carbon-intelligent computing" che mira a spostare i carichi di calcolo non urgenti per priorità l'energia pulita e evitare quella più sporca. La società ha anche stipulato un contratto per l'acquisto di energia da un reattore modulare piccolo ancora da costruire sviluppato da Kairos Power e Tennessee Valley Authority, con l'obiettivo di operazioni di data center flessibili legate all'energia nucleare futura.
Tuttavia, è importante notare che questa soluzione non è priva di limitazioni. I data center di AI potrebbero potenzialmente far aumentare i costi dell'energia per i consumatori e l'approccio potrebbe non essere fattibile ovunque a causa di vari fattori.
Le stime della domanda di energia dell'AI sono incerte, ma la maggior parte degli esperti concorda sul fatto che la domanda di elettricità dei data center supera l'offerta. Un rapporto di Norris e un team di ricercatori dell'Università di Duke ha concluso che esiste quasi 100 gigawatt di capacità esistente sulle reti degli Stati Uniti per i data center che possono impegnarsi per una riduzione media annua del carico del 0,5%.
Despite the competitive nature of the AI race, most data center developers are secretive about the scale of their facilities. However, Google's initiatives show a promising step towards a more sustainable and efficient use of energy resources.
As of last year, there were no known examples of grid-aware flexible operation at data centers in the U.S., with the exception of Google. But with Google leading the way, it's hoped that other companies will follow suit, helping to alleviate the strain on the grid and contribute to a greener future.
AI data centers could also use less electricity during times of grid stress, which could be a crucial factor in managing the growing demand. Google's new deals with I&M and TVA are aimed at managing this growing demand in the form of a definitive long-term contract the utility can use for planning purposes.
In conclusion, Google's initiatives in collaborating with utilities to manage grid emergencies are a significant step towards a more sustainable and efficient use of energy resources. As the AI race continues, it's crucial that other companies follow Google's lead to ensure a greener and more resilient future for all.
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