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La guerra in Ucraina segna un anno di devastazione culturale

Proteggere l'elaborato patrimonio culturale dell'Ucraina dalla distruzione: una donna guida il Centro di Crisi del Museo in questa competizione importante.

Il dopo-guerra in ucraina: la devastazione culturale dopo un anno
Il dopo-guerra in ucraina: la devastazione culturale dopo un anno

La guerra in Ucraina segna un anno di devastazione culturale

A seguito dell'invasione russa dell'Ucraina il 24 febbraio 2022, la conservazione culturale è diventata una missione cruciale per molti. Un'organizzazione che guida questo sforzo è il Museum Crisis Center, fondato da Olha Honchar, direttore del Museo Memorial Territorio del Terrore di Lviv.

Inizialmente, il Museum Crisis Center si è concentrato nel fornire supporto finanziario ed emotivo ai lavoratori dei musei dell'Oblast di Luhansk, la prima regione ad essere occupata. Con l'espandersi della guerra, l'organizzazione ha ampliato il proprio raggio d'azione a tutta l'Ucraina.

Dopo l'anneessione del Museo di Storia Locale della Regione di Donetsk, del Museo d'Arte di Luhansk e del Museo di Storia e Cultura di Luhansk da parte della Russia nel settembre 2022, il Museum Crisis Center è stato fondamentale nella conservazione dei reperti di queste istituzioni culturali. Il centro incoraggia le persone che evacuano le zone di guerra a portare con sé opere d'arte in sicurezza, se possibile, e fornisce supporto finanziario ai lavoratori dei musei per preservare le collezioni nelle aree sotto assedio, evacuazione o occupazione.

Il Museum Crisis Center sta anche ridocumentando gli oggetti distrutti per preservare e comunicare le esperienze collettive. Interviste ai lavoratori dei musei sulla realtà del lavoro per la conservazione culturale durante la guerra, compreso lo sforzo per la sopravvivenza, la dedizione alla restaurazione dei musei e il radicale cambiamento della propria attività.

Oltre alla conservazione degli oggetti fisici, il Museum Crisis Center pianifica di creare versioni online dei musei esistenti utilizzando scansioni 3D dei reperti, sculture e opere d'arte dell'Ucraina. Questo archivio digitale servirà come testimonianza della ricca storia culturale dell'Ucraina, garantendo che non vada perduta nemmeno di fronte alla guerra.

Il Museum Crisis Center non si limita all'Ucraina. L'organizzazione di Olha Honchar è attiva anche in Siria, dove più del 10% degli edifici storici di Aleppo è stato demolito. Almeno 40 musei sono stati colpiti dalla guerra in tutto il territorio siriano, secondo l'UNESCO.

Il Museum Crisis Center sta anche lavorando per sensibilizzare sull'importanza della conservazione del patrimonio culturale. Honchar crede che i protocolli di conservazione culturale debbano essere rivisti per rispondere in modo accurato ai pericoli della guerra contemporanea. Ha fondato l'organizzazione "Società per la Conservazione del Patrimonio Culturale" in Ucraina, che svolge attività come il restauro dei monumenti storici, l'organizzazione di eventi culturali e la promozione della consapevolezza della conservazione del patrimonio nazionale.

Il lavoro del Museum Crisis Center non si limita alla salvaguardia degli oggetti. Si tratta di preservare la memoria collettiva di una nazione, garantendo che le future generazioni possano imparare dal passato e comprendere l'importanza della pace.

L'UNESCO ha verificato danni a 240 siti in Ucraina, tra cui 18 musei, 86 edifici di interesse storico e artistico, 19 monumenti e 12 biblioteche. Lo sforzo del Museum Crisis Center è parte integrante della risposta globale a questa crisi culturale.

Mentre la guerra in Ucraina continua, il Museum Crisis Center rimane fedele alla propria missione. È un esempio di resilienza e determinazione di fronte alle avversità e un testimone del potere della cultura per unire e ispirare.

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