La Germania si colloca ora al terzo posto mondiale per numero di richieste di asilo ricevute.
In una significativa evoluzione, il Venezuela è diventato la principale fonte di richiedenti asilo all'interno dell'Unione Europea (UE) e dei paesi non membri Norvegia e Svizzera. Questo spostamento, a discapito della Siria, segna un significativo cambiamento nei modelli migratori.
L'emigrazione di massa dal Venezuela è una diretta conseguenza della dittatura del Presidente Nicolás Maduro, che ha portato a una diminuzione della popolazione despite un alto tasso di natalità. Attualmente, oltre 9,1 milioni di venezuelani vivono fuori dal loro paese d'origine, con più di 49.000 che hanno richiesto asilo in Europa durante i primi sei mesi di quest'anno.
La Spagna, con la sua economia in crescita e il governo accogliente, si è affermata come destinazione popolare per i richiedenti asilo venezuelani. In effetti, la Spagna è ora il paese dell'UE con il maggior numero di nuove richieste di asilo dal Venezuela, non la Francia come accadeva in precedenza. L'Italia segue da vicino con 64.000 nuove richieste, piazzandosi al quarto posto dopo Francia, Spagna e Germania.
La Germania, tradizionalmente una delle principali destinazioni per i richiedenti asilo, ha registrato una diminuzione delle richieste. Da gennaio ad agosto, 78.246 persone hanno richiesto protezione in Germania, circa la metà del numero di richieste di asilo rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Questo calo delle richieste può essere attribuito ai controlli alle frontiere intensificati e al rimpatrio dei richiedenti asilo, come suggerito dal Ministro dell'Interno della Sassonia Armin Schuster.
Tuttavia, la diminuzione delle richieste di asilo non si riflette ancora nel numero di ricorsi nei tribunali amministrativi tedeschi. Entro il 30 giugno, erano stati presentati 76.646 nuovi procedimenti principali, più del numero totale di casi nel 2023 (71.885).
L'ultima percentuale di protezione per i venezuelani segnalata da Bamf è del 10,9%, indicando un processo difficile per molti richiedenti asilo. Nonostante queste sfide, il numero di nuovi richiedenti asilo all'interno dell'Unione Europea e dei paesi non membri continua a diminuire complessivamente, secondo il Commissario UE Magnus Brunner, che attribuisce questo calo a "una politica più coerente".
La cooperazione con i cosiddetti paesi terzi deve essere migliorata, come sottolineato dal Commissario Brunner, per garantire che i rimpatri siano
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