La Germania non vuole rivelare i piani specifici per lo schieramento di truppe di pace in Ucraina
La Presidente svizzera Ignazia Keller-Sutter ha ribadito la tradizionale posizione di neutralità della Svizzera, dichiarando la propria disponibilità a facilitare il dialogo nella crisi in corso tra Ucraina e Russia. Ha sottolineato che la Svizzera è pronta ad ospitare colloqui a Ginevra, insistendo sull'importanza della volontà delle parti di impegnarsi in discussioni.
Nel frattempo, il Cancelliere tedesco Friedrich Merz ha annunciato che la Germania non ha al momento un piano concreto per inviare forze di peacekeeping in Ucraina. Tuttavia, ha suggerito Ginevra come luogo appropriato per eventuali colloqui tra Ucraina e Russia.
Merz è stato critico nei confronti del Presidente russo Vladimir Putin, definendolo un criminale di guerra e il più grave della nostra epoca. Ha espresso anche dubbi sulla volontà di Putin di impegnarsi in trattative.
In una importante novità, un incontro di 30 paesi è previsto per giovedì, organizzato dal Presidente francese Emmanuel Macron. L'incontro mira a discutere delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina in caso di un accordo di pace con la Russia. Parteciperanno rappresentanti di molti paesi, tra cui Germania, Francia, Italia, Regno Unito, Finlandia, Polonia, i leader dell'UE Ursula von der Leyen e Charles Michel, e il Presidente ucraino Zelenskyy, attraverso una videoconferenza.
L'incontro analizzerà anche la situazione e discuterà dell'ulteriore aiuto all'Ucraina, con le garanzie di sicurezza che giocheranno un ruolo nelle discussioni. Merz ha sottolineato che la garanzia di sicurezza più importante che la Germania può fornire ora è quella di fornire un sostegno sufficiente all'esercito ucraino nei suoi sforzi per difendere il paese.
Merz ha anche sostenuto che i paesi occidentali potrebbero aumentare la pressione su Mosca attraverso sanzioni economiche più severe. Credo che il successo di tali misure dipenda dal sostegno attivo dell'amministrazione degli Stati Uniti. Tuttavia, ha sottolineato che qualsiasi eventuale missione di peacekeeping richiederebbe prima l'ottenimento di un cessate il fuoco.
Berlino ha riserve riguardo alle potenziali operazioni di peacekeeping, e qualsiasi decisione finale richiederebbe l'approvazione del Parlamento tedesco. Questa posizione è stata adottata in risposta ai commenti della Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen riguardo alla possibile déploy
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