La FIFA affronta un'azione legale da parte di Lassana Diarra per presunti salari e bonus non pagati.
In uno sviluppo recente, Lassana Diarra, ex centrocampista della Francia che ha giocato per club come Arsenal, Chelsea, Real Madrid e Lokomotiv Mosca, ha ripreso le azioni legali contro FIFA e l'associazione belga del calcio. Questa vicenda in corso è iniziata ad agosto 2014 e dura ormai da oltre 11 anni.
La battaglia legale di Diarra deriva da una disputa sulle regole di trasferimento, che la Corte di Giustizia Europea (CJEU) ha dichiarato in ottobre in violazione delle leggi UE. Dopo la decisione della CJEU, FIFA ha modificato le sue regole di trasferimento, adottando un quadro provvisorio per il calcolo del risarcimento e l'onere della prova in caso di violazione del contratto.
Le azioni legali sono state avviate da Diarra davanti a un tribunale locale, ma la natura esatta della violazione delle leggi UE da parte delle regole di FIFA non è stata specificata nel primo rapporto. Le azioni legali sono ora state riaperte in Belgio, in attesa della risposta dell'associazione belga a una richiesta di commento.
Diarra richiede 65 milioni di euro (US$75.95 milioni) come risarcimento da FIFA e dall'associazione belga del calcio. Non solo si batte per sé stesso, ma anche per i giocatori meno noti che potrebbero non avere i mezzi per sfidare FIFA in tribunale.
In modo interessante, l'Associazione Europea dei Club (ECA) ha annunciato che Diarra guiderà un'azione collettiva europea contro FIFA e altre associazioni riguardo alle perdite di entrate causate dalle restrizioni regolamentari dei trasferimenti. Questo movimento segue un'annuncio precedente di questo mese da parte di un gruppo di giocatori olandesi, che stanno preparando un'azione collettiva europea contro FIFA e altre associazioni, chiedendo il risarcimento per le presunte perdite di reddito a causa delle regole di trasferimento restrittive.
Nel 2014, FIFA ha multato Diarra di 10 milioni di euro dopo che ha lasciato il Lokomotiv Mosca un anno in un contratto di quattro anni. Diarra ha aspettato alcuni mesi prima di riprendere le azioni in Belgio, sperando in un accordo amichevole da FIFA e dall'associazione belga, che non si è verificato.
Un portavoce di FIFA ha dichiarato che FIFA ha lavorato con i suoi stakeholder per modificare le sue regole seguendo le linee guida offerte dalla Corte di Giustizia, ma non ha commentato la questione legale in corso. La foto fornita è dell'AP.