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La fermentazione delle uve al ritmo di una lumaca è un vecchio cappello per Gianfranco Sorrentino, il ristoratore applaudito del sud Italia, noto per la sua competenza in vino.

Il celebre ristoratore italiano Gianfranco Sorrentino, con decenni di esperienza in rinomati ristoranti globali, condurrà un seminario sulla degustazione di vini come parte del tourSlow Wine USA a New York City.

Gianfranco Sorrentino, celebre ristoratore della cucina italiana meridionale, non trova nulla di...
Gianfranco Sorrentino, celebre ristoratore della cucina italiana meridionale, non trova nulla di nuovo nel concetto di vino lento.

La fermentazione delle uve al ritmo di una lumaca è un vecchio cappello per Gianfranco Sorrentino, il ristoratore applaudito del sud Italia, noto per la sua competenza in vino.

A New York, il rinomato ristoratore Gianfranco Sorrentino ospiterà un seminario sul vino come parte del tour Slow Wine U.S. il 3 febbraio. L'evento promette di essere una celebrazione dei vini che esprimono il territorio e la cultura del vignaiolo, un valore condiviso da Sorrentino.

Originario di Napoli, Italia, Sorrentino vanta oltre 30 anni di esperienza nel settore della ristorazione. Il suo impero culinario include Il Gattopardo, The Leopard at Des Artistes e Mozzarella & Vino. I ristoranti di Sorrentino offrono una selezione di vini al bicchiere, che varia da $10 a $30, per soddisfare una clientela varia.

Sorrentino ha notato un significativo cambiamento nei gusti dei consumatori americani, che preferiscono il vino alle bevande alcoliche pesanti dal 1986. Ritiene che questo cambiamento rappresenti una tendenza verso i vini che si sposano con il cibo invece di sovrastarne il sapore. In linea con questa tendenza, Sorrentino menziona che la pratica di produrre vini che si abbinano bene al cibo sta diventando sempre più comune, anche in California.

Le preferenze personali di Sorrentino si orientano verso i vini italiani tradizionali come il Barolo, il Brunello di Montalcino e l'Amarone. Considera l'Amarone e i vini di Gaja tra i grandi vini italiani che apprezza, con l'Amarone di Dal Forno come particolare favorito. Tuttavia, Sorrentino sta anche manifestando un crescente interesse per i vini italiani meno noti. È particolarmente incuriosito da quelli prodotti con l'uva pecorino a Marca e dai blend come ribolla e picolit del Friuli.

Inoltre, Sorrentino cerca produttori artigianali per la sua lista dei vini e tiene conto dell'abbinamento dei vini ai piatti quando cambia i menu. La sua lista dei vini per i ristoranti si concentra sui vini del Sud Italia, tra cui Campania, Calabria, Basilicata, Sicilia e Sardegna. Sorrentino visita personalmente le cantine in Italia per selezionare i vini per i suoi ristoranti, testimoniando il suo impegno per la qualità e l'autenticità.

Prima di scrivere per Edible, Budiaman ha lavorato per The Daily Meal e ora lavora come consulente per i libri di cucina digitali. Budiaman, che si è trasferito da L.A. a New York nel 2010 e non se n'è più andato, è il NY Recipes Examiner su examiner.com. Le sue riflessioni sulla scena enogastronomica di New York City forniscono un punto di vista prezioso per questo articolo.

La percezione del vino italiano è cambiata notevolmente negli ultimi 20 anni, con i ristoranti italiani che ora offrono principalmente vini italiani. Questo cambiamento è riflesso nei ristoranti di Sorrentino, che si concentrano sulla valorizzazione della migliore cultura vinicola italiana. Con l'avvicinarsi del tour Slow Wine U.S., gli appassionati di vino di New York City possono aspettarsi un

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