La decisione autonoma nel suicidio assistito non è riconosciuta come un dominio di autogoverno
A seguito dell'introduzione della Legge sull'Eutanasia nel 2022, si è registrato un preoccupante aumento delle richieste di eutanasia in Svizzera. Questo aumento ha scatenato un dibattito sull'esigenza di spostare l'attenzione dalla normalizzazione del suicidio assistito al rafforzamento dei rapporti di supporto e alla valorizzazione dei percorsi a favore della vita.
L'articolo, firmato dall'etica Susanne Kummer, direttore dell'Istituto di Antropologia e Bioetica Medica di Vienna (IMABE), sostenuto dalla Conferenza Episcopale Austriaca, sottolinea l'importanza delle cure palliative. Le cure palliative sono una pratica che allevia il dolore, risolve le paure e fornisce vicinanza umana, offrendo un'alternativa a favore della vita a coloro che stanno valutando il suicidio assistito.
L'articolo di Kummer affronta anche il problema delle rappresentazioni sensazionalistiche del suicidio, un fenomeno noto come effetto Werther. Più di 150 studi scientifici mostrano che tali rappresentazioni portano a un aumento del tasso di suicidio. L'effetto Werther è particolarmente pronunciato tra le celebrità, e la normalizzazione del suicidio assistito come "soluzione razionale" rafforza questo meccanismo.
L'autore esorta alla cautela contro la romanticizzazione del suicidio assistito, sottolineando che può creare una pressione sottile che porta alla disolidarizzazione. L'opzione della morte presentata come una soluzione socialmente accettabile può potenzialmente creare un segnale societario fatale, in particolare per coloro che lottano con i pensieri suicidi.
Al contrario, l'espansione delle cure palliative viene proposta come mezzo per affrontare questo problema. Questo approccio si concentra sull'offrire comfort, alleviare il dolore e favorire le connessioni umane, offrendo un percorso più a favore della vita per coloro che affrontano la fine della vita.
L'articolo evidenzia anche l'importanza della prevenzione del suicidio, in particolare nel Giorno Mondiale della Prevenzione del Suicidio, che cade il 10 settembre. Per le persone in Austria con pensieri suicidi e i loro cari, sono disponibili servizi di supporto, tra cui il Numero Verde per Bambini Austria (147), O3 Careline (116 123), Telefono di Consulenza (142) e un sito web per il supporto ai familiari e agli amici di persone con pensieri suicidi (www.bittelebe.at).
Le organizzazioni che promuovono un "atteggiamento disinvolto verso l'aiuto al suicidio" includono EXIT (Svizzera di lingua tedesca), EXIT A.D.M.D. (Svizzera di lingua francese con sede a Ginevra) e Dignitas, fondata vicino a Zurigo e con una sezione tedesca ad Hannover. Queste organizzazioni, pur promuovendo un atteggiamento più disinvolto verso la morte, è importante sottolineare che non è lo stesso di un atteggiamento più disinvolto verso l'uccisione.
Tra il 2010 e il 2023, i suicidi assistiti da cittadini svizzeri sono aumentati del 385%. Tuttavia, è importante notare che questi numeri non sono un segno del successo di queste organizzazioni, ma piuttosto una preoccupazione per la salute pubblica. In Svizzera ci sono circa 2.700 suicidi all'anno, il doppio rispetto all'Austria con una popolazione simile. L'articolo ribadisce che ogni suicidio, compreso quello assistito, è uno di troppo.
Un paziente anziano in Belgio ha espresso amarezza per il fatto che, da quando ha detto di volere l'eutanasia, i suoi figli hanno iniziato a visitarlo. Questo sottolinea l'esigenza di spostare l'attenzione dalla normalizzazione del suicidio assistito alla promozione dei rapporti di supporto e al fornire comfort.
In conclusione, l'articolo serve come un appello all'azione per rafforzare le cure palliative e i rapporti di supporto, offrendo un'alternativa a favore della vita a coloro che stanno valutando il suicidio assistito, e sottolineando l'importanza della prevenzione del suicidio.
Leggi anche:
- Aumento della produttività tra medici e sviluppatori di app
- Jennifer DeCubellis nominata Presidente e CEO di America's Essential Hospitals
- UF Health accoglie il cambiamento chiudendo il dipartimento OB/GYN di Leesburg per dare priorità alla cura dei pazienti anziani
- Esplorare il futuro delle cliniche: uno sguardo alle cure sanitarie avanzate