La Corte internazionale di giustizia propone una guida completa per affrontare i problemi del cambiamento climatico
La Corte Interamericana dei Diritti Umani (CIADH) ha pubblicato un parere consultivo innovativo sull'emergenza climatica e i diritti umani, segnando un importante traguardo per la regione.
Il parere, pubblicato il 3 luglio, conferma il diritto a un ambiente sano e, per la prima volta, il diritto a un clima sano. È un documento dettagliato di 234 pagine che copre un'ampia gamma di diritto internazionale e regionale.
L'inchiesta è stata avviata dai governi di Colombia e Cile nel 2023. Il parere individua l'esplorazione, l'estrazione, il trasporto e la lavorazione dei combustibili fossili, la produzione di cemento e l'industria agroalimentare come i maggiori responsabili delle emissioni di gas serra. Gli Stati sono tenuti ad adottare azioni urgenti ed efficaci per prevenire danni ambientali e climatici e ad adattarsi laddove necessario.
Il parere stabilisce le responsabilità legali delle corporation per minimizzare il loro impatto sul clima e degli Stati per regolare efficacemente le compagnie sotto il loro controllo. Riconosce anche per la prima volta i diritti della natura.
Laura Restrepo Alameda, attivista per l'Azione Climatica Rete Latinoamericana, ha definito il parere un momento storico per la regione. La ministra colombiana dell'ambiente Lena Estrada Añokazi ha espresso un sentimento simile, definendo la decisione storica.
I rappresentanti dei giovani hanno celebrato il riconoscimento esplicito della corte secondo cui la crisi climatica ha un impatto sproporzionato sui bambini e sulle future generazioni. Il parere ribadisce che non ci sono diritti umani senza la Madre Terra.
Ralph Regenvanu, ministro del cambiamento climatico di Vanuatu, ha sottolineato l'importanza di tutti i tribunali regionali e internazionali nell'avanzare la giustizia climatica. È stato raggiunto dalla Corte africana dei diritti dell'uomo e dei popoli, che ha avviato il proprio processo per un parere consultivo legato al clima.
Il Tribunale internazionale del diritto del mare (Itlos) è stato il primo a pubblicare il suo parere sul cambiamento climatico, concludendo che i gas serra sono inquinanti che stanno distruggendo l'ambiente marino. Il parere della CIADH segue questa linea, sottolineando l'importanza dell'Accordo di Escazú, un trattato che mira a migliorare l'accesso alle informazioni, affrontare l'impunità per i crimini contro i difensori dell'ambiente e garantire diritti più forti per le comunità di essere consultate sugli impatti dei grandi progetti di sviluppo.
Gli Stati hanno il dovere di riparare i danni agli ecosistemi causati dal cambiamento climatico. Devono garantire riparazioni complete quando i diritti vengono violati e non possono adottare politiche regressive. Il parere delinea le specifiche responsabilità legali degli Stati per rispettare i diritti umani a rischio per il cambiamento climatico.
Il parere della CIADH è il secondo di quattro massime corti a produrre un parere consultivo legato al clima, aprendo la strada a un consenso globale sull'urgenza di agire sulla crisi climatica.
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