La Corte dei diritti umani ha dichiarato che il campione olimpico Caster Semenya è stato ingiustamente negato in una disputa sull'idoneità sessuale
Caster Semenya, la campionessa olimpica di corsa due volte, ha ottenuto una significativa vittoria parziale nella sua battaglia legale di sette anni contro le regole di idoneità sessuale dell'atletica. Il 10 luglio 2025, la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) ha deciso a favore di Semenya, trovando che i suoi diritti ai sensi dell'Articolo 6 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo - il diritto ad un processo equo - sono stati violati dal sistema giudiziario svizzero [1][2][3].
Semenya, che ha una condizione naturale che causa una maggiore produzione di testosterone e che è stata legalmente riconosciuta come donna alla nascita, è stata esclusa dalla competizione nella sua preferita gara degli 800 metri dal 2019 a causa delle regole di idoneità sessuale della World Athletics. Nonostante i precedenti tentativi falliti di sfidare il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) e la corte federale svizzera, questa decisione della CEDU richiede che il caso di Semenya venga riesaminato dalla corte federale svizzera di Losanna con adeguate garanzie per un processo equo [1][2].
La decisione non abroga le regole sulla testosterone della World Athletics, quindi le regole che hanno effettivamente posto fine alla sua carriera elite negli 800 metri rimangono in vigore per il momento. Tuttavia, l'implicazione chiave di questa decisione è procedurale: conferma che il sistema legale svizzero non ha protetto adeguatamente il suo diritto ad un processo di appello equo, aprendo potenzialmente la strada ad una nuova valutazione giudiziaria del suo caso ad un livello più alto di revisione giudiziaria [2].
La decisione della CEDU ha stabilito che alcuni dei diritti di Semenya ad un processo equo sono stati violati presso la Corte Suprema svizzera, principalmente a causa del fallimento della corte nel condurre una "rigorosa revisione giudiziaria" come richiesto dalla corte europea [1][2]. La World Athletics sostiene che le sue regole sono equa perché Semenya ha un vantaggio atletico maschile ingiusto a causa del suo testosterone più elevato [3].
Semenya, che ha gareggiato per l'ultima volta a livello internazionale negli 800 metri nel 2019, vincendo alla Prefontaine Classic meeting di Eugene, in Oregon, si è dedicata all'allenamento e ha dichiarato che la sua lotta legale in corso è per un principio piuttosto che per la sua carriera di corsa personale [3]. Il caso tornerà ora alla corte federale svizzera di Losanna.
Inoltre, la CEDU ha assegnato a Semenya 80.000 euro (94.000 dollari) dallo stato svizzero "a titolo di spese e spese legali" [1]. I organismi di governo dello sport obbligano gli atleti e le federazioni nazionali a portare i loro reclami al tribunale sportivo di Losanna [3].
Despite World Athletics and the Court of Arbitration for Sport not responding to the latest ruling, the International Olympic Committee declined to comment on the case [3]. Four judges filed a partial dissent, arguing the court should have been able to pronounce on the substantive conclusions reached by CAS that went against Semenya [3]. Caster Semenya argues her testosterone is a genetic gift [3].
Notably, Semenya's winning time in 2019 was faster than the gold medal-winning time at the 2024 Paris Olympics but not the 1:55.21 run by Athing Mu at the Tokyo Olympics held in 2021 [3]. World Athletics' eligibility rules specifically target Caster Semenya, as they concern only the events in which she competes [3].
The European court did not pronounce on whether Caster Semenya was discriminated against in Swiss courts [3]. Semenya's legal team has expressed optimism about the potential for a more favourable outcome in the re-examination of her case in Switzerland [1].
References: [1] BBC News. (2025, July 10). Caster Semenya wins European court case over testosterone rules. Retrieved from https://www.bbc.com/sport/athletics/57898683 [2] The Guardian. (2025, July 10). Caster Semenya wins landmark human rights case at European court. Retrieved from https://www.theguardian.com/sport/2025/jul/10/caster-semenya-wins-landmark-human-rights-case-at-european-court [3] Reuters. (2025, July 10). Caster Semenya wins partial victory in European court over testosterone rules. Retrieved from https://www.reuters.com/world/europe/caster-semenya-wins-partial-victory-european-court-over-testosterone-rules-2025-07-10/