La controversa osservazione di un ex magistrato supremo sulle donne transgender porta FELGTBI+ a denunciare all'ufficio del pubblico ministero per presunti commenti transfobi.
Al centro della politica spagnola si è acceso un acceso dibattito riguardo alla sicurezza e ai diritti della comunità LGTBI+. La Federazione di Stato LGTBI (FELGTBI+) ha lanciato un forte allarme sulla enorme vulnerabilità di questa comunità di fronte alla "violenza motivata dall'odio".
Questa preoccupazione deriva dalla trasformazione del discorso d'odio in violenza reale, come spiega la FELGTBI+, che crea le condizioni per i crimini d'odio. L'ultimo rapporto, "Lo stato dell'odio: stato LGTBI+ 2025", rivela un problema significativo: il tasso di denuncia insolitamente basso dei presunti crimini d'odio all'interno della comunità LGTBIQ+.
Il tasso di denuncia è allarmante, con il 46,09% delle vittime che sceglie di non denunciare gli incidenti alle autorità, il 26,82% che presenta una denuncia e il 27,09% che si rivolge alle entità LGTBIQ+ per aiuto. Questo silenzio contribuisce al problema persistente, rendendo difficile affrontare e combattere efficacemente i crimini d'odio.
La situazione in cui i progressi per la comunità LGTBI+ vengono smantellati è motivo di preoccupazione. Un recente esempio è la dichiarazione controversa di Francisco Javier Borrego, ex magistrato della Corte Suprema e giudice della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. Borrego ha dichiarato di "sentirsi femminile" come critica alla legge transgender.
Il suo commento, fatto in un seggio parlamentare e da un rappresentante dell'Amministrazione della Giustizia, è stato considerato dalla FELGTBI+ come aggiuntivo di gravità. L'organizzazione ritiene che simili discorsi violino il mandato di servizio pubblico di un magistrato e minino la fiducia dei cittadini nella giustizia.
Il Ministro dell'Uguaglianza, Ana Redondo, ha definito le parole di Borrego "cariche d'odio" e "vergognose". In risposta, la FELGTBI+ ha presentato una denuncia per remark transfonici all'Ufficio del Procuratore Pubblico.
Irene Montero, l'ex Ministro dell'Uguaglianza e deputato di Podemos, ha richiesto che il Presidente del Congresso sospenda i giorni a causa dell'obbligo legale della Camera Bassa di proteggere i diritti delle donne e delle persone transgender. Elle argomenta che il Congresso, come sede della sovranità spagnola, ha la responsabilità di rispettare questi diritti.
Per combattere il discorso d'odio, la FELGTBI+ sta spingendo per un patto di stato contro il discorso d'odio nei confronti dei gruppi vulnerabili. Questa iniziativa si trova attualmente nella sua fase finale nella Camera dei Deputati. Tuttavia, l'identità dell'attivista per i diritti umani coinvolto rimane sconosciuta nei risultati della ricerca disponibili.
Il discorso d'odio non è solo un attacco verbale; mina le colonne del nostro modello di convivenza democratica, secondo il Procuratore dei Crimini d'Odio, Miguel Ángel Aguilar. Egli sottolinea che il discorso d'odio è una modalità di crimini d'odio e non deve essere tollerato.
È fondamentale proteggere i progressi normativi, proteggere la dignità di tutte le persone, invertire l'aumento degli attacchi fisici e verbali e garantire che i diritti umani non possano essere messi in discussione o manipolati. La FELGTBI+ ribadisce questo appello, invitando a una posizione unita contro il discorso d'odio e la violenza verso la comunità LGTBI+.
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