La Commissione ha inoltre approvato la proposta di risoluzione del Parlamento europeo, che prevede di istituire un comitato di cooperazione per la protezione dell'ambiente.
Dopo l'invasione su larga scala della Russia in Ucraina tre anni fa, l'Unione Europea (UE) e gli Stati Uniti si sono concentrati sul ridurre la dipendenza dell'Europa dai combustibili fossili della Russia. Questa transizione, guidata dalla volontà di autonomia energetica e protezione del clima, ha portato a un significativo cambiamento del panorama energetico europeo.
Kraemer, un sostenitore dell'energia rinnovabile, ha chiamato per un'accelerazione della diffusione dei sistemi di energia rinnovabile in tutta l'Europa. Questo sforzo è finalizzato a rendere l'Europa più autonoma energeticamente e a promuovere la causa della protezione del clima.
L'Ucraina, a sua volta, ha iniziato la propria transizione verso l'energia rinnovabile. Nonostante il lungo periodo necessario per equipaggiare l'intero paese con le rinnovabili, i funzionari ucraini e le ONG sostengono che l'aumento della produzione di energia rinnovabile in Ucraina è una vittoria per entrambi i lati. Essi affermano che non solo beneficia l'Ucraina, ma anche si allinea con gli sforzi di recupero economico post-pandemico, rivitalizzando la creazione di posti di lavoro nel settore energetico e aumentando la domanda di tecnologie pulite made in USA.
Nel frattempo, l'UE sta costruendo le sue risorse di energia rinnovabile a un ritmo record, ma non abbastanza per colmare il vuoto lasciato dalla Russia. Nel 2024, i maggiori importatori dell'UE di GNL russo erano la Francia, la Spagna e il Belgio, che insieme rappresentavano l'85% delle importazioni di GNL russo dell'Europa. Nonostante il boicottaggio dell'UE del petrolio e del carbone russo, le esportazioni di fonti fossili della Russia verso l'Europa occidentale continuano a finanziare gli sforzi bellici di Putin.
I paesi del G7 stanno esaminando nuove misure, tra cui un divieto completo di gestione del petrolio russo e una riduzione del prezzo massimo per il petrolio russo a circa 40 dollari USA. Il 15° pacchetto di sanzioni dell'UE, concluso il 16 dicembre 2024, proibisce l'accesso ai porti dell'UE a 79 navi sospette non appartenenti all'UE. L'amministrazione Biden ha imposto sanzioni alla "flotta ombra" di Mosca il 13 gennaio 2025.
Tuttavia, la dipendenza dell'Europa dalla Russia per un grande volume di energia viene considerata irrazionale, poiché concede a Mosca un potere sproporzionato sull'Europa. Questo è stato evidenziato quando l'UE ha annunciato il boicottaggio del petrolio e del carbone russo, ma Putin ha risposto con la sospensione di gran parte delle esportazioni di gas russo verso gran parte dell'Europa occidentale.
Nonostante questi ostacoli, molti paesi europei sono riusciti a liberarsi di gran parte dei combustibili fossili della Russia. Tuttavia, i produttori austriaci, italiani, slovacchi e ungheresi hanno protestato con la Commissione UE a causa della decisione dell'Ucraina di non rinnovare il contratto, sostenendo che minaccia la sicurezza dell'approvvigionamento.
La Russia,
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