La carenza di cibo catastrofica a Gaza ha provocato la tragica perdita di 289 vite, di cui 115 bambini innocenti
In un movimento che ha suscitato preoccupazioni a livello internazionale, il Consiglio di Sicurezza di Israele ha approvato un piano per l'occupazione di Gaza City, programmato per l'8 agosto 2025. La decisione arriva in un momento di crescente crisi umanitaria nella regione.
La crisi a Gaza si è aggravata, con un alto numero di vittime civili negli attacchi israeliani. Negli ultimi giorni, il Ministero della Salute di Gaza ha riferito che gli attacchi israeliani in tutto l'enclave hanno ucciso 64 palestinesi e ne hanno feriti 278. La Classificazione Integrata della Sicurezza Alimentare (IPC), un'iniziativa sostenuta dalle Nazioni Unite, ha dichiarato ufficialmente la carestia a Gaza.
Il Ministero degli Affari Esteri palestinese ha accusato Israele di aggravare deliberatamente la crisi a Gaza utilizzando la fame come arma. Il ministero ha dichiarato che la carestia a Gaza non è naturale, ma il risultato della politica di guerra sistematica di Israele. Questo reclamo è sostenuto dal fatto che il numero di palestinesi morti per fame e malnutrizione a Gaza è salito a 289, compresi 115 bambini, secondo il Ministero della Salute palestinese.
La crisi a Gaza non è limitata all'enclave. Nella Cisgiordania occupata e a Gerusalemme Est, sono stati segnalati 466 raid, arresti e attacchi contro le comunità palestinesi solo nel mese di luglio. Nel mismo período, más de 1.000 palestinos murieron, 7.000 resultaron heridos y más de 18.500 fueron arrestados en Cisjordania.
Il piano di occupazione israeliano a Gaza, come dichiarato dal Primo Ministro Benjamin Netanyahu, ha come obiettivo il completo controllo. Tuttavia, le conseguenze di questo piano sono lontane e potenzialmente catastrofiche. Il Ministero degli Affari Esteri palestinese ha accusato Israele di causare la crisi a Gaza attraverso l'occupazione, il genocidio e l'uso della fame come arma, che si prevede collassi l'infrastruttura di Gaza e spinga milioni di civili verso la catastrofe.
Le comunità beduine intorno a Hebron, Nablus, Ramallah e Gerico sono state anche prese di mira mentre difendono le loro terre. La situazione a Gaza e nella Cisgiordania è critica e urge un'azione per alleviare la sofferenza del popolo palestinese.
La comunità internazionale deve prendere atto della crisi in aumento a Gaza e nella Cisgiordania e incoraggiare Israele a riconsiderare i suoi piani e le politiche di occupazione. L'uso della fame come arma è una violazione del diritto internazionale e la comunità internazionale deve tenere Israele responsabile delle sue azioni. Il destino di milioni di palestinesi pende
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