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La carenza di cibo

Costi alimentari alle stelle: un problema globale ascrivibile all'aumento dei prezzi delle commodities agricole, che colpisce i Paesi in via di sviluppo e emergenti; ne segue una discussione sugli impatti e le soluzioni

Emergenza di scarsità di cibo locale
Emergenza di scarsità di cibo locale

La carenza di cibo

Per contrastare gli effetti del libero scambio sulla sicurezza alimentare, il Dialogo EcoFair Trade, avviato dalla Heinrich-Böll-Stiftung e da Misereor, mira a sviluppare un concetto politico che dia la priorità alla produzione alimentare nazionale. Questa mossa è una risposta all'aumento rapido dei prezzi degli alimenti, un fenomeno guidato da fattori sia della domanda che dell'offerta.

L'aumento dei prezzi può essere attribuito a cambiamenti nella domanda di consumo alimentare, aumento del consumo generale, domanda di agrocarburanti, speculazione sui mercati finanziari, fallimenti delle raccolte legati al clima, diminuzione delle scorte e aumento dei costi del petrolio. Di conseguenza, attualmente oltre 854 milioni di persone soffrono la fame, con i poveri urbani e i senza terra che ne soffrono in modo sproporzionato.

Il Rapporto Mondiale sull'Agricoltura richiede un cambiamento radicale nella produzione agroalimentare per soddisfare le esigenze dei gruppi di popolazione poveri e affamati. Questo cambiamento sottolinea la protezione delle risorse naturali, le forme di utilizzo del suolo sostenibili, le strutture di commercializzazione regionale e l'utilizzo della conoscenza tradizionale.

La liberalizzazione dei settori agroalimentari nel Sud, sotto i programmi di aggiustamento strutturale del FMI e i negoziati della Ronda di Doha dell'OMC, ha portato alla concorrenza con prodotti agroalimentari heavily subsidizzati dai paesi industrializzati. Questa concorrenza ha contribuito a una diminuzione dei prezzi dei prodotti agroalimentari sui mercati internazionali per decenni. Tuttavia, a partire dal 2000, i prezzi sono aumentati rapidamente, con un aumento medio del 57% da marzo 2007 a marzo 2008.

Il prezzo del solo frumento è aumentato di più del 130% in questo periodo e, nel 2007/2008, 105 dei 148 paesi in via di sviluppo erano importatori netti di alimenti. L'investimento proposto dalla Banca Mondiale di 800 milioni di dollari nel settore agroalimentare africano dovrebbe concentrarsi su soluzioni locali e sostenibili che beneficino direttamente i piccoli agricoltori.

Lo sviluppo futuro dei prezzi dipende dalla struttura dell'offerta, compresa l'espansione delle terre agricole, le nuove tecniche di produzione, la disponibilità di acqua e gli effetti del clima, nonché la domanda di agrocarburanti e carne. I quadro politico deve cambiare per consentire nuove opportunità di sviluppo economico nelle aree rurali.

I paesi che subiscono le maggiori perdite a causa dell'aumento dei prezzi degli alimenti includono molti paesi europei colpiti da condizioni meteorologiche severe come la siccità, il caldo, il gelo e la grandine che hanno portato a fallimenti delle colture, in particolare di frutti congelati come albicocche, ciliegie e prugne. Inoltre, la Striscia di Gaza sta vivendo una catastrofica insicurezza alimentare con centinaia di migliaia di persone che affrontano la fame estrema a causa dell'accesso limitato

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