La Banca centrale manterrà i tassi di interesse ai livelli attuali durante il prossimo raduno
L'economia globale attende con ansia le decisioni sia della Federal Reserve negli Stati Uniti che della Banca Centrale Europea (BCE) questo mese. Mentre ci si attende un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, la BCE è prevista tenere i tassi d'interesse stabili.
La BCE ha mantenuto invariati i tassi d'interesse per due riunioni consecutive, con il tasso di deposito chiave attualmente al 2%. Questa decisione arriva mentre sono in corso trattative sui dettagli dell'accordo commerciale EU-USA, che ha causato alcune proteste da parte di alcuni settori che si trovano a fare i conti con dazi più elevati del previsto. La maggior parte dei beni dell'UE ora è soggetta a un dazio del 15%, una situazione che ha spinto i decisori della BCE a rimanere vigili sulle possibili conseguenze per la zona euro dipendente dalle esportazioni.
L'incertezza sui dazi che ha tenuto la BCE in allerta per mesi è diminuita dopo che il presidente Trump ha stretto un accordo con l'UE a luglio. Tuttavia, la crisi politica in Francia non è stata menzionata come fattore nelle decisioni sui tassi della BCE per ora, secondo gli analisti. La crisi politica ha spinto i costi di finanziamento a lungo termine della Francia ai livelli più alti dal 2011, una situazione che il presidente della BCE Christine Lagarde ha espresso preoccupazione.
Durante la conferenza stampa post-riunione, non ci si attende che Lagarde fornisca indicazioni sulla futura politica dei tassi. Invece, la BCE pubblicherà nuove previsioni di crescita e inflazione il 11 settembre. Lagarde potrebbe essere interrogata sulla possibilità che la BCE utilizzi un meccanismo speciale per contrastare i movimenti disordinati sui mercati obbligazionari, ma i risultati delle ricerche non specificano quali figure politiche saranno interrogate su potenziali misure speciali per affrontare l'agitazione sui mercati obbligazionari durante la riunione della BCE del 11 settembre.
Oltreoceano, ci si attende che la Federal Reserve tagli i tassi questo mese, un movimento che potrebbe indebolire il dollaro e potenzialmente influenzare la zona euro. L'impatto del rafforzamento recente dell'euro rispetto al dollaro potrebbe essere al centro dell'attenzione durante la riunione della BCE del 11 settembre.
Nella zona euro, l'inflazione si è stabilizzata e si aggira intorno al target del 2% della BCE. Questa stabilità, unita all'incertezza economica prevalente, crea le premesse per una riunione della BCE molto attesa il 11 settembre. La riunione vedrà la partecipazione di figure chiave come il presidente della BCE Christine Lagarde, che discuterà le decisioni sulla politica monetaria e le relative ragioni.
