Javier Romo ha subito disagio durante la tappa della Vuelta a Spagna, dopo essere stato accidentalmente rovesciato da un manifestante filo-palestinese, ma ha comunque riuscito a persistere e completare la gara.
Vuelta a España: Javier Romo coinvolto in un incidente causato da un manifestante pro-Palestina
La Vuelta a España ha subito un altro intoppo durante la tappa 15, quando il ciclista della Movistar Javier Romo è stato coinvolto in un incidente causato da un manifestante pro-Palestina che è corso sulla strada. Il manifestante, che è stato poi arrestato, ha indirettamente causato l'incidente.
Romo, che sembra non aver riportato ferite, ha completato la tappa nonostante una pesante caduta. Le foto mostrano che aveva una grande abrasione sul fianco sinistro e altre escoriazioni e lividi. Tuttavia, la squadra spera che le sue ferite siano solo graffi e i medici valuteranno il suo stato di salute per assicurarsi che sia al 100% per la gara. Romo non ha parlato con la stampa dopo il traguardo e si è diretto al pullman della squadra per ricevere cure mediche.
Il finale della tappa 15 è stato cancellato a causa delle proteste. La polizia ha eretto una doppia barriera in una stretta curva a sinistra nell'ultimo chilometro del traguardo per impedire ai manifestanti pro-Palestina di invadere la strada. L'incidente è avvenuto circa 60 chilometri dalla linea del traguardo mentre la gara attraversava un'area boschiva con pochi spettatori.
La tappa 15 è stata neutralizzata dagli organizzatori 3 km dalla linea a causa di preoccupazioni per la sicurezza legate alle proteste. Questo è il secondo incidente in cui un ciclista è caduto a causa di manifestanti pro-Palestina lungo il percorso della Vuelta, con Simone Petilli (Intermarché-Wanty) che è caduto pesantemente durante la tappa 10.
L'organizzazione che ha supervisionato la manifestazione pro-Palestina durante l'evento stradale della Vuelta a España era l'organizzazione nazionalista basca Sortu. Le proteste sono continuate anche durante la tappa di venerdì all'Angliru e la Vuelta è stata influenzata da numerose proteste da parte di manifestanti pro-Palestina insoddisfatti della presenza della squadra Israel-Premier Tech nella gara.
In un tentativo di garantire la sicurezza della squadra, Israel-Premier Tech ha optato per cambiare la propria divisa a metà della gara, rimuovendo la parola 'Israel' dalle proprie maglie. Il nome ufficiale della squadra non verrà cambiato. La squadra correrà le ultime otto tappe della Vuelta a España senza la parola 'Israel' sulle proprie maglie.
Un altro ciclista, che sembra non aver riportato ferite, è stato coinvolto nella caduta ma non ha completato la tappa. Il finale della tappa 15 è stato cancellato a causa delle proteste e la gara è ripresa dopo un ritardo.
La Vuelta a España continua ad affrontare sfide a causa delle proteste, ma i ciclisti e le squadre sono determinati a completare la gara. La prossima tappa, all'Angliru, si preannuncia impegnativa e tutti gli occhi saranno sui ciclisti mentre lottano contro i ripidi pendii e le proteste in corso.
Leggi anche:
- La ricercatrice Sara Cuadrado-Castaño inaugura le Fiere di Salamanca con un discorso che mescola nostalgia, conoscenza accademica e orgoglio.
- Eric Adams ammette di aver preso in considerazione il lavoro di Trump per fermare la sua campagna
- 32 motivi convincenti per amare i gatti birmani
- Collegamento con gli alieni: legami storici delle comunità indigene