Israele nega le accuse di antisemitismo contro la Spagna, l'ambasciatore spagnolo torna a casa
Il Primo Ministro spagnolo, Pedro Sánchez, ha annunciato una serie di misure mirate a porre fine al genocidio a Gaza, un passo che ha scatenato tensioni con Israele. Le misure, che includono un embargo sulle armi contro Israele e il divieto di navi che trasportano carburante per l'esercito israeliano dall'utilizzare i porti spagnoli, sono state accolte con critiche dallo Stato ebraico.
Il Ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar, ha condannato le azioni del governo spagnolo, definendole piene di odio e un tentativo di distrarre dall'importante corruzione che colpisce l'esecutivo spagnolo. Saar ha anche invitato Francia e Spagna a creare uno Stato palestinese sui loro "vasti territori" se sono così entusiasti dell'idea.
La tensione tra Spagna e Israele continua a causa della posizione spagnola sul riconoscimento dello Stato palestinese. In risposta alle misure annunciate da Sánchez, il governo israeliano ha deciso di bandire due membri del governo spagnolo, tra cui un ministro di origine palestinese, dall'ingresso in Israele.
Il Ministero degli Affari Esteri spagnolo ha richiamato il suo ambasciatore a Tel Aviv per consultazioni in risposta alle "accuse diffamatorie contro la Spagna". Il Ministero ha anche respinto le "false e diffamatorie accuse di antisemitismo".
Il governo israeliano non ha un ambasciatore a Madrid dal maggio 2024 a causa del riconoscimento dello Stato palestinese da parte del governo spagnolo. Questa decisione è stata presa in risposta alla posizione di Sánchez, che si è posizionato come una delle voci più critiche dell'Europa contro le azioni di Israele a Gaza.
Il governo spagnolo si trova di fronte a "misure inaccettabili" che colpiscono due membri del governo da parte di Israele. La decisione dello Stato ebraico di bandire questi funzionari è stata accolta con critiche da alcuni ambienti, con le parole di Gideon Saar sulla creazione di uno Stato palestinese sui loro territori che sono state trovate particolarmente ironiche.
La Francia sta valutando un movimento simile al riconoscimento dello Stato palestinese da parte della Spagna, un movimento che potrebbe ulteriormente esacerbare le tensioni tra questi paesi e Israele. Il governo spagnolo ha negato le "false accuse" fatte dal Ministro degli Esteri israeliano e ha ribadito il suo impegno per una risoluzione pacifica del conflitto a Gaza.
La situazione rimane fluida, con entrambe le parti che si arroccano e si rifiutano di cedere. La speranza è che prevalgano teste più fredde e si trovi una risoluzione pacifica, che rispetti i diritti e la dignità di tutte le parti coinvolte.
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