Israele accusato di giocare un gioco crudele affamando in massa i civili palestinesi
Nella contesa Striscia di Gaza, la situazione continua a peggiorare, con il capo dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e i Lavoratori (UNRWA) che lancia un monito netto: non c'è posto al sicuro e nessuno è risparmiato. Intanto, esperti di diritto internazionale dichiarano che la situazione a Gaza soddisfa i criteri per un possibile genocidio.
Il cibo è diventato un'arma, secondo questi esperti, con i centri di soccorso trasformati in "trappole mortali" e oltre 100.000 persone uccise dal ottobre 2023. Questa campagna deliberata, sostengono, mira ai civili con la fame, lo sfollamento e la forza letale diretta.
Il governo israeliano, secondo gli osservatori, non si limita a privare i palestinesi del sostentamento, ma crea le condizioni per lo sfollamento di massa e la pulizia etnica della popolazione di Gaza. Israele ha chiuso i valichi di soccorso nella parte nord di Gaza, bloccando tutte le consegne di aiuti, e viene accusato di utilizzare il cibo come arma, limitando la distribuzione degli aiuti nel sud e chiudendo completamente il nord.
Ciò ha portato a una previsione drammatica da parte dell'ONU e dei gruppi umanitari di una imminente carestia a Gaza. I soldati israeliani utilizzano il fuoco vivo, compresi i mitragliatori, i mortai e i lanciagranate, contro i civili palestinesi disarmati a Gaza mentre cercano di accedere al cibo.
Il Ufficio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani ha condannato la Fondazione Umanitaria di Gaza (GHF) come "copertura per operazioni militari" dove i richiedenti aiuti vengono regolarmente presi di mira per essere uccisi, costituendo un crimine di guerra. La GHF, un corpo creato da Israele coordinato con i gruppi evangelici statunitensi e le società di sicurezza private, apre solo per un'ora al giorno e serve una popolazione di oltre due milioni di persone.
Il programma operativo selettivo è diventato un meccanismo di intrappolamento, esponendo i civili a prevedibili colpi di arma da fuoco quando cercano di accedere al cibo. L'operazione israeliana viene paragonata a una versione della vita reale dello show televisivo Squid Game, con l'attività denominata "Operazione Pesce Salato".
Almeno 549 persone sono state uccise mentre cercavano di ottenere cibo dai centri gestiti dalla GHF dal 27 maggio. L'esercito israeliano continua a utilizzare i proiettili d'artiglieria come "colpi di avvertimento" sui civili disarmati a Gaza, una pratica che spesso si traduce in vittime e morti.
Il conflitto a Gaza, con oltre 100.000 palestinesi uccisi dal ottobre 2023, è uno dei più cruenti del 21° secolo. Ha il più alto rapporto di morti civili rispetto ai combattenti, per la maggior parte donne e bambini sotto i 18 anni, e il più alto tasso di mortalità per capita di qualsiasi conflitto del 21° secolo.
Thameen Al-Kheetan, portavoce dell'organizzazione internazionale che è l'Ufficio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, si è espresso contro queste atrocità, invitando la comunità internazionale a intervenire immediatamente per prevenire ulteriori perdite di vite e sofferenze umane a Gaza.
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